Convention Idea, Gandolfini (Family Day): “Delusi e arrabbiati per unioni civili”
05 Marzo 2016
di Redazione
"Non abbiamo nessuna intenzione di fondare un partito politico. Chi lo ha fatto in queste ore ha assunto una iniziativa sua che non è espressione del comitato ‘Difendiamo i nostri figli’", lo ha detto oggi Massimo Gandolfini, portavoce del Comitato organizzatore del Family Day, partecipando alla conferenza programmatica del movimento "Idea", presieduta dal senatore Gaetano Quagliariello.
"Sentiamo il dovere morale di rappresentare un popolo. Personalmente non ho intenzione di candidarmi con nessuno, con altri amici intendiamo rappresentare le istanze della gente comune. Ed esorto la politica a farsi carico di tante persone che aspettano che qualcuno gli dia possibilità di farsi sentire, e aspettano di sentirsi servite dalla politica", ha proseguito Gandolfini.
"Il mondo di cui io sono semplicemente portavoce è enormemente deluso, amareggiato, ma anche enormemente arrabbiato", dice Gandolfini ricordando la vicenda del ddl Cirinnà. Quel mondo "guarderà le forze politiche che lo hanno sostenuto e quelle che lo hanno silenziato. Guarderà le persone che lo hanno sostenuto. Già a partire dalle amministrative". "La cosa che ci ha fatto più male è che una legge così iniqua e inutile sia passata con il voto di persone cattoliche".
"La vera politica è quella che si prende cura delle persone, soprattutto dei più deboli, e nessuno è più debole della gente comune, che non ha 135mila dollari per comprarsi un figlio alla compravendita dell’utero in affitto", e ancora, "si torna a parlare di eutanasia, di liberalizzazione della droga, di divorzio extra extra perché quello breve evidentemente è troppo poco. Tutto questo come rivincita nei confronti di un popolo che ha fatto sentire la sua voce".
"A proposito del referendum sulle riforme, ci chiediamo: se una legge così divisiva è passata violando tutte le regole della democrazia con due Camere che legiferano, cosa accadrà domani con una sola camera e con una maggioranza bulgara dovuta alla nuova legge elettorale? A questo come cittadini siamo chiamati a dare una risposta".