Cooperazione Bancaria internazionale, un movimento in ascesa
18 Gennaio 2010
Nel corso degli ultimi anni si è ulteriormente rafforzata la consapevolezza della forza e della reattività dimostrate ormai in tutti i contesti economici e sociali dalla Cooperazione Bancaria Internazionale, sopratutto riguardo la realizzazione di efficaci soluzioni operative finalizzate a facilitare l’accesso al credito e alla tutela della clientela. Tutte le principali realtà della Cooperazione Bancaria internazionale hanno infatti attivato programmi specifici di assistenza finanziaria per i settori economici esclusi dai grandi circuiti, equilibrando la naturale evoluzione degli strumenti finanziari con la tradizione dei principi cardine e dei valori fondanti la cooperazione.
I numeri sono esplicativi di un movimento in ascesa regolare e costante: con 165.000 istituti, 400 milioni di soci, oltre 6mila miliardi di euro di raccolta e quasi 5mila miliardi di crediti, la Cooperazione Bancaria mondiale si è ritagliata a pieno titolo un ruolo da protagonista nel sistema finanziario internazionale proponendosi come un movimento che, pur declinandosi in modi differenti nei diversi contesti socio-economici in cui si è sviluppato, si dimostra saldamente ancorata ai suoi principi ispiratori di partecipazione diffusa e di democrazia economica. Gli effetti benefici di stabilità e sicurezza economica per milioni di persone fanno emergere ancora di più l’essenza della Cooperazione, presente nell’attuazione di ogni iniziativa ispirata alla sussidiarietà e tendente ad un’economia improntata su valori etici comuni.
In molti Paesi, infatti, la Cooperazione Bancaria ha ottenuto risultati più che lusinghieri concentrando tutte le proprie risorse a sostegno dell’economia reale, grazie ad una strategia di investimento più stabile di lungo periodo. Le banche a matrice cooperativa hanno infatti una sostenibilità maggiore, in osservanza dei principi cardine della cooperazione, in quanto tutti i loro soci considerano una parte del capitale sociale come proprietà comune della cooperativa e destinano una parte del surplus annuale allo sviluppo della cooperazione nei territori serviti.
I risultati ottenuti e la visibilità raggiunta in così breve tempo ha fatto sì che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dichiarasse il 2012 Anno Internazionale delle Cooperative, un’opportunità ideale per focalizzare l’attenzione su temi importanti e incoraggiare le iniziative economiche e culturali correlate al mondo della Cooperazione, bancaria e non solo. Saranno, infatti, predisposte conferenze regionali di sensibilizzazione sulla cooperazione, seminari riguardanti progetti di sviluppo socio-economico sostenibile e promossi focus di approfondimento in ambito normativo. Sarà indicato, inoltre, un programma globale di ricerca e gli Stati membri saranno invitati a formare comitati nazionali che serviranno da supporto per le attività connesse all’evento.
In questo modo l’ONU ha voluto sottolineare lo sviluppo e la crescita del movimento della cooperazione internazionale non potendo fare a meno di osservare come esso abbia avuto un impatto decisamente positivo sui contesti socio-economici in cui è nato ed è cresciuto, in special modo nella riduzione della povertà, nella valorizzazione di strategie per favorire l’occupazione e nella tutela dell’integrazione sociale.
Tutto il movimento della Cooperazione Bancaria ha, ovviamente, accolto con soddisfazione la celebrazione di questo evento che evidenzia il contributo significativo fornito dalla Cooperazione Bancaria mondiale allo sviluppo socio-economico e le risposte date alle esigenze dei soci, in particolare durante la difficile congiuntura economica. Specialmente in questo periodo, molti Paesi, infatti, hanno riscoperto i valori della cooperazione e della solidarietà, con l’obiettivo di soddisfare le comuni esigenze economiche dei clienti, dei soci, delle “persone”.
L’esempio della Cooperazione Bancaria nel mondo sta ottenendo consensi rilevanti grazie all’esaltazione dei valori che la contraddistinguono; il sempre più evidente coinvolgimento delle Istituzioni Internazionali nella discussione di questi temi e le costanti e ripetute iniziative di carattere economico, sociale, culturale, che rappresentano legittimamente l’idea concreta di cooperazione applicata all’economia reale rendono l’intero movimento un traino ideale per l’auspicata crescita economica mondiale.
*Segretario Generale, Associazione Nazionale fra le Banche Popolari