Coppa America, De Magistris e Caldoro indagati. Appalti solo presunti
22 Luglio 2013
di redazione
Questa indagine sui presunti appalti pilotati per la Coppa America di Napoli, con l’indagine ai danni del governatore Caldoro, dell’ex presidente della Provincia Luigi Cesaro e del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, va seguita attentamente, perché è iniziata come sappiamo bene: perquisizioni a gogo come in casa del fratello di De Magistris, il sindaco arancione che ha fatto della legalità la sua bandiera e ora è finito nell’occhio del ciclone giudiziario. Le accuse sono turbativa d’asta e abuso d’ufficio, in una sorta di "cricca", come raccontano i giornali, collegata alle associazioni di categoria, l’Unione industriali di Napoli e la Camera di Commercio. Appalti, quindi, "che possono essere stati condizionati", come scrivono i pm. Intercettazioni, utili a mettere al capestro il fratello di De Magistris, che però a leggerle non spiegano un bel niente, mentre la procura della Corte dei Conti avrebbe già iniziato una indagine sui risultati di quegli investimenti pagati con soldi pubblici e magari fondi comunitari. Abbiamo criticato molte volte il sindaco di Napoli per le sue scelte, per le sue idee, per il suo passato di magistrato e le inchieste che ha portato avanti. Adesso, aspettando che l’indagine vada avanti e si faccia chiarezza, non possiamo fare altro che esprimergli quella vicinanza, non ipocrita, che ci viene da una cultura garantista.