Coppa America, un’opportunità che rischia di trasformarsi in una figuraccia
23 Gennaio 2012
Coppa America, vera opportunità per Napoli o ennesimo spot pubblicitario per un’amministrazione comunale molto brava a straparlare ma, nei fatti, immobile di fronte agli atavici problemi della città? Questo il vero interrogativo che sta albergando, in queste ore, nelle teste di tanti napoletani.
Ebbene, chiariamo subito che non si tratta di Coppa America ma di alcune regate collaterali all’evento velistico più importante del mondo. Nonostante questo, però, una opportunità di visibilità positiva per la città potrebbe esserci. E qui casca l’asino.
A meno di due mesi dall’avvio delle prove in mare e delle regate, ancora non è stato stabilito se il Comune sarà in grado o meno di rispondere alle esigenze tecniche rappresentate dall’organizzazione. All’inizio della candidatura ad ospitare le regate, il Comune aveva lanciato l’idea dell’utilizzo di Bagnoli e della sua colmata a mare dimenticando, però, il piccolo particolare dell’alto inquinamento della colmata stessa che ha spinto la Procura della Repubblica a negarne la fruibilità. Figuraccia internazionale ma immediato ripiego sul lungomare, zona peraltro indicata da molti osservatori e, non ultima, dalla I Municipalità.
Ovviamente i tempi si sono ristretti e, ad oggi, il progetto di allargamento delle scogliere presentato dal Comune di Napoli per rispondere alle esigenze dell’organizzazione, non ha ancora avuto il parere della Soprintendenza. Ciò sta determinando la solita ridda di accuse, di veti incrociati, di annunci e smentite in piena sintonia con la classica sceneggiata napoletana.
Gli operatori turistici, quelli commerciali, quelli economici stanno vivendo in una sorta di limbo, in attese snervanti, senza alcuna certezza e senza, ovviamente, alcuna possibilità di programmare investimenti o iniziative parallele alla kermesse.
Insomma, poteva essere una grande opportunità, una vetrina di rilancio per la città. Si sta trasformando in una figura pessima che mette solo in risalto la disorganizzazione cronica, il bizantinismo delle nostre istituzioni e che è lo specchio, purtroppo, di chi ci amministra.
*Presidente della Prima Municipalità Napoli (Chiaia-Posillipo- San Ferdinando)