Corea del Nord. Allertato esercito in vista del lancio del Taepodong-2

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Corea del Nord. Allertato esercito in vista del lancio del Taepodong-2

31 Marzo 2009

La Corea del Nord, dopo l’escalation di reazioni a livello mondiale, allerta l’esercito e mobilita i riservisti in vista del lancio del missile-satellite e decide di processare "per attività ostili" le giornaliste Usa arrestate due settimane fa lungo il confine con la Cina.

La tensione in Estremo Oriente resta a livelli elevati mentre si avvicina il periodo annunciato da Pyongyang per mandare in orbita il "satellite sperimentale per le tlc", previsto tra il 4 e l’8 aprile prossimi.

Dall’altra parte del mar del Giappone, il premier nipponico Taro Aso è tornato a riaffermare che se la Corea del Nord dovesse procedere al lancio sarà necessario affrontare "la vicenda con determinazione al Consiglio di sicurezza dell’Onu". È un contesto che "danneggia gli equilibri in Asia Orientale: anche per questo, il vertice G20 sarà l’occasione per parlarne nei dettagli", ha aggiunto Aso in relazione al prossimo summit dei leader in programma il 2 aprile a Londra.

Il parlamento di Tokyo ha approvato all’unanimità una risoluzione nella quale si sollecita l’abbandono di qualsiasi lancio di missile balistico: "è un danno per la pace e la stabilità", si legge nel testo. Secondo Usa, Corea del Sud e Giappone altro non sarebbe che un test del Taepodong-2, capace di montare una testata nucleare e di raggiungere Alaska e Hawaii.

Immediata la replica di Pyongyang contro lo schieramento dello scudo antimissile nipponico: l’intercettazione del "satellite" equivarrebbe a un vero atto di guerra: "Se il Giappone oserà colpirlo, risponderemo con i più potenti mezzi militari a disposizione", ha riferito la Kcna. Una simile mossa sarebbe "una nuova invasione della penisola coreana 60 anni dopo la Seconda guerra mondiale".