Corea del Nord, americano condannato a lavori forzati. Intanto Kim Jong arruola la ‘squadra del piacere’ con giovani vergini
30 Aprile 2016
Un americano di origine sudcoreana è stato condannato in Corea del Nord a 10 anni di lavori forzati per sovversione e spionaggio. A riferirlo è l’agenzia giapponese Kyodo. Kim Dong-chul, 62 anni, era stato arrestato lo scorso 2 ottobre a Rason dopo aver ricevuto da un’altra persona, secondo l’accusa, una chiavetta Usb contenente informazioni militari e nucleari nordcoreane riservate. A marzo, secondo una nota diffusa da Pyongyang, aveva confessato di aver tentato di rubare segreti militari e nucleari, in collaborazione con i sudcoreani. Poco più di un mese fa il regime di Pyongyang aveva annunciato la condanna a 15 anni di lavori forzati di un altro cittadino americano, Otto Frederick Warmbier.
Intanto dalla stessa parte del mondo arriva l’ennesima notizia sconcertante. Il dittatore ha ristabilito le ‘squadre del piacere’ che con la morte del padre aveva mandato a casa. Ragazzine prelevate dai banchi di scuola, belle, snelle, eleganti, in salute e, ovviamente, vergini: scelte da un commissione di esperti, strappate alle famiglie e con l’obbligo di non riferire mai nulla di quello a cui saranno costrette. I compiti di questa ‘squadra’ includono spigliarelli e prestazioni sessuali. Queste attività non avvengono al palazzo, ma in alcune ville private appartenenti ai vip del regime.
Da quando è asceso al trono di dittatore, dopo la morte del padre nel dicembre del 2011, Kim è stato anche più assolutista e repressivo del padre e del nonno. Ha fatto giustiziare una settantina di personalità, incluso uno zio, e ha dato ordine di accelerare il programma nucleare come diretta sfida contro gli odiati Stati Uniti.
Chi si lamenta rischia la vita. Anche per questo le famiglie delle ragazzine subiscono in silenzio. Alcuni anni fa una giovane che aveva fatto parte delle “squadre del piacere” alla corte del vecchio tiranno, il padre di Kim, è riuscita a fuggire e ha raccontato che allora appena compivano 25 anni venivano “messe in pensione”. Alcune venivano rimandate a casa con un gruzzolo di 4 mila dollari – pari a circa due anni di reddito di una famiglia media – altre venivano date in moglie a vecchi generali e spedite a vivere in luoghi reconditi.
Le ragazzine che vengono reclutate adesso devono firmare un accordo in cui si impegnano a non rivelare nulla di quel che succederà loro. E devono essere soggette a una rigorosa visita medica, incluso una ginecologica. Dovrebbero avere anche una voce dolce e delicata e saper cantare. Lo spietato dittatore ha infatti un debole per la musica leggera, soprattutto se interpretata da giovani donne. Ogni commento sarebbe superfluo.