Corea del Nord, Kim ha deciso: “Bomba atomica solo per difenderci”

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Corea del Nord, Kim ha deciso: “Bomba atomica solo per difenderci”

09 Maggio 2016

Ci siamo abituati, soprattuto in questi mesi, alle minacce di Kim Jong-un. Ma le ultime dichiarazioni sembrano molto più moderate. In queste ore ha assicurato, infatti, che la Corea del Nord non userà mai armi nucleari a meno che non sia attaccata.

”La nostra Repubblica non utilizzerà armi nucleari a meno che la sua sovranità non sia violata da forze ostili e aggressive che utilizzano armi nucleari”. Il leader ha assicurato che il suo Paese vuole “lottare per la denuclearizzazione globale”, anche se ha chiarito che allo stesso tempo Pyongyang non abbandonerà la sua politica di sviluppo nucleare ed economico adottata nel 2013.

Lo ha dichiarato durante il congresso del Partito dei lavoratori nordcoreano. Kim ha aperto il congresso, che si tiene per la prima volta dal 1980, per difendere la sua politica conosciuta come “Byeongjin“: ovvero quella politica che vorrebbe promuovere il progresso economico e lo sviluppo nucleare. La Corea del Nord, però, secondo quanto trapela dagli Usa, si starebbe preparando a condurre un nuovo test nucleare.

La Corea del Nord ha più volte chiesto alle truppe Usa di lasciare la vicina Corea del Sud e di terminare le esercitazioni militari congiunte che si tengono ogni anno. Cosa che il regime nordcoreano considera una prova di invasione.  

Quanto alle relazioni tra le due Coree, Kim ha offerto di tenere colloqui militari tra i due Paesi, nel tentativo di alleviare la tensione regionale: “Colloqui militari contribuirebbero ad eliminare i rischi di conflitto lungo il confine e ad alleviare la tensione”. E promettendo ogni sforzo per attivare e rafforzare il dialogo bilaterale con Seul su vari livelli: “Le due parti devono rispettarsi a vicenda e unire le forze come partner per aprire un nuovo capitolo che possa promuovere un movimento verso l’unificazione della penisola, ora divisa”. Ma per questa ragione, ha ricordato, è importante che Washington lasci la Corea del Sud.

La Corea del Sud e gli Stati Uniti hanno concordato di mantenere alta la pressione su Pyongyang, visti i propositi espressi da Kim Jong-un. E hanno voluto assicurare sanzioni in caso di ipotetico quinto test atomico o di altre provocazioni.

Il governo di Seul ha reso noto che i livelli di sorveglianza sui movimenti oltre il 38° parallelo sono al massim. Soprattutto dopo che un think tank di Washington ha riferito che le immagini satellitari del 5 maggio relative a Punggye-ri, il sito di tre dei 4 test atomici fatti dal Nord, mostrano possibili segnali preparatori di una nuova detonazione.