Corea del Nord minaccia attacco nucleare dopo manovre Usa-Seul
07 Marzo 2016
di redazione
Corea del Sud e Usa hanno dato il via oggi alle esercitazioni militari annuali congiunte, le più imponenti mai fatte nella penisola coreana, come risposta a Pyongyang per il test nucleare di gennaio e il razzo di febbraio. Le manovre proseguiranno fino al 30 aprile e coinvolgeranno 17mila soldati americani e quasi 300mila sudcoreani: poco meno di 320mila, una volta e mezzo il numero totale degli uomini impiegati nel 2015.
Lo scorso mese,Il ministro della Difesa di Seul, il mese scorso, aveva detto che le manovre sarebbero state le più grandi mai fatte, in termini di soldati e mezzi, ma anche di tecnologie messe in campo, tra cui gli F-22 e un sommergibile e una portaerei americani, entrambi e propulsione nucleare. La Corea del Nord, che questa mattina ha minacciato anche un attacco nucleare preventivo, ha sempre denunciato le manovre come la prova generale di un attacco ai suoi danni.
L’ordine è perentorio: "Nei confronti dei nemici è ora di cambiare la posizione di contrattacco militare con un atteggiamento preventivo sotto ogni aspetto", così Kim Jong. Brandisce anche l’arma nucleare, invitando i suoi a "tenerla pronta per essere usata in ogni momento", dopo le nuove sanzioni,contro la Corea del Nord, decise all’unanimità pochi giorni fa dall’Onu. A poche ore dalle sanzioni, sono stati sparati sei vettori a corto raggio finiti dopo circa 100-150 chilometri nel mar del Giappone.
Al di là dei commenti banali, i margini di manovra di Kim e la Corea del Nord appaiono ristretti. La Cina vuole marcare le distanze e i commenti del ministro degli Esteri sembrano improntati a un certo distacco e all’auspicio che le sanzioni possano trasformarsi preso in un percorso di pace. La Cina non nasconde la preoccupazione per le esercitazioni militari congiunte di Stati Uniti e Corea del Sud. E lo riferisce chiaramente proprio il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hong Lei: "La Cina è seriamente preoccupata per le esercitazioni militari congiunte di Usa e Corea del Sud. Non accetteremo alcun comportamento che possa minacciare casa nostra".
La Cina ha, comunque, problemi ben più urgenti:un Congresso nazionale che deve dare il via libera al piano quinquennale 2016-20; l’economia da riequilibrare; e la questione complessa come i contenziosi con i vicini nel mar Cinese meridionale che non necessitano di variabili come i sistemi americani anti-missile Thaad in Corea del Sud e le manovre navali tra India, Usa e Giappone vicino alle Filippine. Le nuove sanzioni ammettono tra le altre cose le ispezioni su tutti i cargo riconducibili al Nord. Oggi una nave nordcoreana e’ stata fermata dalla guardia costiera filippina senza che siano state trovate anomalie. Il regime ha minacciato azioni severe: "Rigettiamo con decisione le sanzioni dell’Onu che valutiamo come la più sfacciata delle provocazioni possibili".
Nel frattempo c’è in ballo l’obiettivo di rafforzare la cooperazione tra Italia e Corea del Sud al fine di stringere nuove partnership in un mercato dai grandi potenziali di crescita. La missione è stata promossa dai ministeri degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale e dello Sviluppo Economico ed è organizzata da Confindustria, Ice – Agenzia e Abi.
L’iniziativa è settoriale ed è focalizzata sui comparti che offrono nuovi spazi di collaborazione: automotive, moda, macchine utensili, biomedicale e biotecnologie, epc-engineering, procurement & construction. 8 associazioni imprenditoriali, 8 gruppi bancari per un totali di oltre 100 partecipanti. Questi i numeri della missione imprenditoriali c he mercoledì e giovedì farà tappa a Seoul.