Corea del nord. Pyongyang minaccia Seul dopo esito indagine su imbarcazione

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Corea del nord. Pyongyang minaccia Seul dopo esito indagine su imbarcazione

20 Maggio 2010

La Corea del Nord minaccia la Corea del Sud di adottare "misure forti", fino alla "guerra generale", se Seul dovesse promuovere anche a livello internazionale l’adozione di nuove sanzioni, in scia ai risultati del comitato di inchiesta, sull’affondamento della corvetta Cheonan. Lo riferisce l’agenzia Yonhap, citando un comunicato della Commissione nazionale di difesa, letto dalla radio di Stato, in cui si nega ogni responsabilità nella tragedia costata la vita a 46 marinai.

Un portavoce non identificato della Commissione nazionale di difesa ha aggiunto che il Nord avrebbe risposto con un "colpo di forza fisica senza pietà" anche contro un attacco di rappresaglia minore. "È giusto che la Corea del Sud si ricordi che non debba essere lasciato il minimo dubbio presentando le sue prove di accusa", ha aggiunto. Seul, tra gli elementi a supporto delle responsabilità di Pyongyang, ha presentato parti di un siluro trovate sul luogo del naufragio, nel mar Giallo, su cui è stato possibile anche ritrovare un numero di serie.

Gli Stati Uniti hanno appoggiato le conclusioni della commissione d’inchiesta internazionale che addossa alla Corea del Nord la responsabilità dell’affondamento della corvetta sudcoreana Cheonan lo scorso marzo, ed espresso pieno sostegno a Seul "nella sua difesa contro altri atti di aggressione". "Questa aggressione – ha affermato la Casa Bianca – è un altro caso dell’inaccettabile comportamento della Corea del Nord e del suo rifiuto di rispettare le leggi internazionali". I risultati delle indagini condotte dal gruppo di esperti sudcoreani e internazionali, per Washington, indicano "in modo schiacciante" che Pyongyang è responsabile dell’affondamento della corvetta, costato la vita a 46 marinai sudcoreani.

Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha appreso i risultati delle indagini relative all’affondamento della nave sudcoreana Cheonan con "grande preoccupazione". Ban, in una nota, ha apprezzato il contenuto dei pazienti sforzi di Seul per fare luce su una tragedia in cui hanno perso la vita 46 marinai, fatti "in modo obiettivo e scientifico sia da esperti sia nazionali sia internazionali". I fatti contenuti nel rapporto "sono profondamente preoccupanti", ha concluso, promettendo che continuerà a seguire "gli sviluppi della vicenda da vicino".

Da parte sua, il Giappone ritiene "difficile" la ripresa del dialogo a Sei, il negoziato multilaterale sul piano di abbandono delle ambizioni nucleari della Corea del Nord, dopo che la Corea del Sud ha accusato Pyongyang di aver affondato la corvetta Cheonan, causando la morte di 46 uomini. "Sarebbe veramente difficile avere colloqui a Sei se la situazione resta così come si è definita", ha detto il capo di gabinetto, Hirofumi Hirano, durante una conferenza stampa. I negoziati, in fase di stallo da dicembre 2008, coinvolgono le due Coree, Cina, Russia, Giappone e Stato Uniti.