Corea del Nord: un altro testo nucleare è pronto
18 Aprile 2016
La Corea del Nord sta preparando il suo quinto test nucleare. E’ quanto riferisce la presidente sudcoreana Park Geun-hye: “Siamo nella situazione in cui non sappiamo se la Corea del Nord intenda effettuare provocazioni per uscire dall’isolamento e consolidare l’unità interna”. E, ad aggravare ogni cosa ci sarebbero “i segnali di preparazione per il quinto test nucleare che sono stati rilevati. E’ quanto ha detto la presidente nell’esortare i militari a tenere una postura pronta a qualsiasi situazione.
Il regime di Kim Jong-un ha detto sabato che le armi nucleari in fase di sviluppo sono “inevitabili” per l’auto-difesa. Alcune fonti del governo hanno detto: “Rispetto al mese scorso, la frequenza dei movimenti dei veicoli, della forza lavoro e delle attrezzature aumentati di due o tre volte di recente” al sito di test nucleari di Punggye-ri nel nord-est del paese. Stando ad una fonte i veicoli sono stati visti muoversi dentro e fuori dal tunnel North Portal, aggiungendo che potrebbero trasportare i tecnici nucleari. Altre fonti hanno reso noto che dall’inizio di aprile il movimento dei veicoli e delle persone presso l’impianto è aumentato.
Le preoccupazioni sono cresciute per la possibilità che il regime di Kim Jong-un continui, imperterrito, con altre provocazioni.E i test nucleari sono in cima alla lista. Pyongyang, intanto, si prepara a tenere il suo congresso del Partito dei lavoratori ai primi di maggio: il primo dopo oltre 30 anni. Il paese, nonostante le dure sanzinoi da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ha anche affermato di aver assicurato tecnologie di missili balistici intercontinentali come le tecnologie di rientro e del motore.
Pyongyang ha definito le esercitazioni militari congiunte una possibile copertura per un’invasione guidata dagli Stati Uniti, ma Washington e Seul hanno sostenuto che le esercitazioni sono puramente difensive. Nella sua ultima dichiarazione, citata in un altro report di domenica la Yonhap, la KCNA della Corea del Nord ha detto: “L’accesso alle armi nucleari della DPRK (sigla inglese per Repubblica Democratica Popolare di Corea) non è una minaccia, ma una opzione di auto-difesa inevitabile per proteggere il paese e la nazione dal disastro nucleare che potrebbe essere portato dagli Stati Uniti”, aggiungendo: “più forte sarà la capacità delle armi nucleari della Corea del Nord, più potente la capacità di scoraggiare l’aggressione che potrebbe trasformarsi in guerra”.
Venerdì scorso il Nord ha condotto un test fallito di un missile a medio raggio Musudan. La comunità internazionale ha condannato il test mentre le Nazioni Unite lo hanno definito come una chiara violazione delle risoluzioni.