Corea Nord. Cina investirà 2mld dollari a Rason
07 Gennaio 2011
di redazione
La Cina investirà 2 miliardi di dollari per lo sviluppo della zona di ‘libero scambio’ di Rason, in Corea del Nord, con l’ambizioso obiettivo di trasformarla nella più grande area industriale dell’Asia nordorientale.
È uno dei 10 punti del memorandum siglato il 20 dicembre a Pechino tra Shangdi Guanqun Investment, società a controllo statale, e Investment and Development Group, compagnia nordcoreana il cui scopo è attrarre capitali stranieri per rianimare la disastrata economia del regime. Sulla base dei documenti visionati, il quotidiano sudcoreano JoongAng Ilbo dà conto del progetto generale che prevede la costruzione di centrali elettriche a carbone, strade, ferrovie, porti e raffinerie di petrolio per fare di Rason, nata dall’ unione delle città di Rajin e Sonbong, la "zona industriale più grande in Asia nordorientale" in circa 10 anni.
Designata prima zona di libero scambio della Corea del Nord nel 1991 cui poi si sono aggiunte Kaesong, monte Kumgang e Sinuiju, Rason è stata promossa a rango di ‘città speciale’ nel 2010 grazie alla posizione strategica al confine con Cina e Russia, avendo il potenziale per diventare l’hub dell’export cinese verso il Giappone e il sudest asiatico. Shangdi Guanqun Investment, istituita nel 1995 dal governo cinese, è una società specializzata nella gestione dei processi di lavorazione del petrolio e delle risorse naturali, nonchè nei servizi finanziari internazionali, avendo – rileva il quotidiano – un ruolo chiave nel 12/mo piano quinquennale di sviluppo economico di Pechino che è appena iniziato.
Secondo i documenti, l’accordo è "un progetto strategico comune, basato sulla fiducia tra personalità di alto livello" a Pechino e Pyongyang e che sarebbe stato negoziato dal leader nordcoreano Kim Jong-il nel corso delle due visite in Cina del 2010 durante le quali ha incontrato il presidente cinese Hu Jintao.