
Coronavirus: situazione grave, ma il Governo Conte ha contribuito a creare caos

08 Marzo 2020
C’è chi, come l’ex parlamentare Pd Pierluigi Castagnetti e con lui il sindaco di Carpi, città emiliana tra le più colpite dal virus, Alberto Bellelli, ha parlato esplicitamente di ‘irresponsabilità’ o chi – come il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini – ha lamentato, più diplomaticamente, la non condivisione con le Regioni.
Una cosa è certa: se il rischio pandemico è concreto, se l’allarme coronavirus è più che reale ed evidentemente i nostri ospedali non sono all’altezza di reggere il numero di persone che avranno bisogno di accedere alla terapia intensiva (di questa realtà gravissima parliamo), il Governo Conte in queste ore ha contribuito a generare il caos. L’assalto ai treni per fuggire da Milano è la fotografia più avvilente del livello al quale è stato portato il Paese.
Prima due bozze del Decreto fatte circolare deliberatamente attraverso i media (che ovviamente non potevano una volta in possesso del documento non pubblicare), poi una bozza firmata alle 2 di notte da Conte che in tv dice ‘ce la faremo’, dopo il tentativo di stop disperato in serata di governatori e presidenti della provincia, infine un Decreto dalla cui lettura sono possibili mille deroghe e mille interpretazioni. Un balletto avvilente che ribadisce (in peggio) quello già vissuto pochi giorni fa con l’annuncio della chiusura delle scuole, lanciato, smentito e rilanciato.
Tra poco, consultato il Prefetto, presidente della Regione e presidente della Provincia spiegheranno come interpretare le nuove norme. Resta una sensazione di caos e la netta impressione di un Governo incapace di dare informazioni chiare ai cittadini. Che in un momento di crisi come questo è importante quasi quanto lo stesso contenuto delle norme deliberate. Sulla cui necessità sarebbe assurdo addentrarsi ed occorre quindi affidarsi al parere della scienza e degli esperti.
Ma è la politica, il primis la comunicazione politica, ad aver fallito sinora.
Su questo Stefano Bonaccini e Alberto Bellelli i cui video quotidiani hanno rappresentato una fonte fondamentale di informazione aggiornata per il territorio in questi giorni, hanno ragione. Decisioni simili non si possono prendere senza consultare i governatori e soprattutto non si possono far trapelare in modo sconclusionato.