Corruzione, Italia ancora in fondo alla classifica: solo sessantesima
26 Gennaio 2017
L’Italia è al 60esimo posto nella classifica dell’indice di percezione della corruzione (Cpi) 2016, classifica stilata da Transparency international. Siamo appaiati con Cuba a 47 punti. Terzultima tra i Paesi dell’Unione europea, l’Italia segna però un miglioramento del suo Cpi per il terzo anno consecutivo.
E’ ancora poco soprattutto in confronto ai nostri vicini europei, ma la tendenza positiva può far sperare su uno sguardo più ottimista da parte di istituzioni e investitori esteri. Anche quest’anno Danimarca e Nuova Zelanda guidano la classifica dei paesi virtuosi, seguiti a ruota da Finlandia e Svezia. Quest’anno tre posizioni in più rispetto al 2015, anche se prima dell’Italia si classificano nazioni come Bahamas (24), vari paesi caraibici, Botswana (35), Costa Rica (41) e Rwanda (50).
La corruzione ha attecchito nei sistemi pubblici dei due terzi dei Paesi analizzati da Transparency International, è questo, in sintesi, quanto emerge dalla nuova edizione del Cpi. Il Corruption Perceptions Index è dal 1995 che misura la percezione della corruzione nel settore pubblico in diversi paesi di tutto il mondo. Un lavoro che per il terzo anno di fila vede l’Italia migliorare, ma restare comunque sotto la sufficienza.