Cortei, Alfano: stop saccheggi o centri storici chiusi
20 Aprile 2014
di redazione
Il ministro dell’interno Alfano non fa sconti ai violenti che hanno gettato nel caos Roma sabato scorso, minacciando una chiusura del centro storico della Capitale se nelle prossime manifestazioni dovesse essere previsto il rischio di saccheggi. Alfano non ha messo in discussione il diritto di manifestare, ma tirare razzi e biglie con le fionde con la polizia (guarda le foto che pubblichiamo oggi su l’Occidentale) sconfina in altro, che certo non fa rima con democrazia. "Nel momento in cui c’è uno che sbaglia se ne occuperà chi se ne deve occupare", ha detto il ministro ricordando il video con l’agente che calpesta un manifestante, ma la polizia "è un corpo sano" e "noi siamo dalla parte delle forze di polizia". E secondo il ministro dell’interno non è giusto neppure seguire chi ipotizza un codice identificativo per gli agenti. "Se questi sono i manifestanti, l’identificativo ci vorrebbe per loro, non per la polizia". Il ministro ha ricevuto il sostegno del Siulp, uno dei sindacati di polizia, che ha espresso "totale condivisione" con la linea del Viminale: "Non abbiamo mai invocato immunità ne’ abbiamo mai preteso che i pochissimi che sbagliano non fossero puniti – afferma il segretario generale del sindacato, Felice Romano – ma riteniamo, questo si’ ce lo aspettavamo, che a chi ha messo la propria vita al servizio del Paese e delle Istituzioni facendo il proprio lavoro con grande professionalità ed altrettanto equilibrio oltre che totale abnegazione, gli fosse dato il giusto riconoscimento e la meritata difesa da parte di chi ha l’onore di rappresentare le Istituzioni".