Cosa sta facendo la Germania per combattere l’islam radicale?

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Cosa sta facendo la Germania per combattere l’islam radicale?

Cosa sta facendo la Germania per combattere l’islam radicale?

28 Novembre 2007

di Fiamma Nirenstein

Mark
Helprin ha scritto sul Wall Street Journal un articolo davvero lungimirante. La
Germania è stata per anni insieme alla Francia il cuore della dura posizione anti
americana: questo ha influenzato la posizione europea nel suo insieme.

Così la
Spagna a seguito del terribile attentato di Madrid e l’Italia sull’onda dei
sentimenti filopalestinesi e filoarabi incuneati nella sua stessa natura catto-comunista
si sono sentite autorizzate a manifestare un  antiamericanismo selvaggio
che – in Italia –  fu interrotto dal governo Berlusconi per poi
ripresentarsi con l’attuale governo

Adesso la Germania viene giustamente incitata a valutare a fondo il suo ruolo
strategico nella battaglia contro l’islamismo estremo e la guerra che esso già
ci porta e si prepara a intensificare.

Helprin
col suo articolo tutt’altro che fuori tema si rivolge alla Germania di Angela
Merkel, quella che ormai è pronta a questo ruolo. La Francia a sua
volta da quando Sarkozy  ha sostituito Chirac sembra aver compreso
che la leadership europea risiede nel comprendere che l’Occidente oggi
deve  presentarsi unito alla battaglia. Solo l’Italia e la Spagna si
attardano nel sogno ormai obsoleto di un rapporto dinamico e costruttivo con
l’Iran e in genere con l’Islam jihadista. Eppure basta guardare la carta
geografica per capire quanto questi due Paesi possano invece svolgere un ruolo
strategico fondamentale di filtro e anche di deterrenza.