Cosentino. Quagliariello: “Da magistratura notevole contorsionismo”
04 Marzo 2013
di redazione
Nei confronti di Nicola Cosentino la magistratura ha dato prova di una notevole capacità di contorsionismo: prima Cosentino doveva andare in carcere in quanto parlamentare e/o candidato, ora pur non essendo parlamentare deve andare in carcere lo stesso". Lo dichiara Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario del PdL al Senato. "Se ce ne fosse ancora bisogno – prosegue -, tale contraddittorietà è la dimostrazione di come tutto questo non risponda a esigenze di giustizia ma a logiche di altra natura. Nei giorni precedenti alla composizione delle liste elettorali, molti autorevoli commentatori sostennero che Cosentino non avrebbe dovuto essere candidato in ossequio a un criterio di opportunità. Ci aspettiamo ora – conclude Quagliariello – che quegli stessi commentatori, per onestà intellettuale, evidenzino come la decisione della magistratua sia quantomeno inopportuna".