Cossiga: “Meglio un premier che va ad escort di un cattolico pro-RU486”

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Cossiga: “Meglio un premier che va ad escort di un cattolico pro-RU486”

05 Agosto 2009

“Preferisco un premier frequentatore di escort ma difensore dei valori ad uno cattolico praticante che giustifica ‘l’infaticidio di massa’. Lo scrive il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga in una lettera a Vito Mancuso che sarà pubblicata domani sul quotidiano “Il Tempo”.

Cossiga prende spunto da un commento scritto da Mancuso per "La Repubblica", in cui il teologo affermava che la Conferenza Episcopale Italiana si è dimostrata più cauta sul caso Berlusconi-D’Addario che non sulla Ru486. “Io non sono berlusconiano nè ho votato mai per le liste da lui cappeggiate”, scrive Cossiga, ma “sono attonito della campagna politica messa in atto a motivo di comportamenti sessuali di leader politici da quotidiani, gazzette e foglietti italiani e stranieri”. Ai tempi della Prima Repubblica, aggiunge il senatore a vita “mai a un comunista o a un democratico cristiano sarebbe venuto in mente di andare a rimestare tra le lenzuola di un avversario politico; e a dire il vero non poco ci sarebbe stato da dire – parlo da ex-ministro dell’interno!- di affaire sessuali, mono- o etero-, sia nell’uno che nell’altro schieramento”.

“Mi sembra del tutto chiaro”, prosegue Cossiga, “che la Chiesa non possa che condannare più duramente chi si fa difensore e pugnatore di infanticidi di massa di chi va… ad escort! Anche perchè, come diceva un mio santo vescovo, il sesto e il nono comandamento, pur nella loro ‘gravità mortale’, vengono pur sempre dopo il quinto, quello che condanna l’omicidio: e vi sarà pur un motivo per il quale Iddio onnipotente, giusto e misericordioso, ma Giudice tremendo, avrà posto in quest’ordine i Suoi comandamenti”. Cossiga aggiunge: “Io non sono un ‘cattolico adulto’, ma un ‘cattolico infante’ e da cattolico, ad un premier fedele alla moglie, che vada regolarmente a messa, che baci l’anello a qualunque vescovo o abate che incontri, ma che nulla faccia o addirittura appoggi i matrimoni tra non eterosessuali, l’infanticidio di massa, l’eutanasia e così via, io preferisco un premier che vada ad escort, ma si impegni a difesa dei principi di quelli che non sono solo principi propri della dottrina morale della Chiesa cui appartengo, ma anche dell’etica e del diritto naturale oltre che di altre chiese e comunità cristiane, ebraiche e mussulmane. Certo, preferirei avere un premier come Sir Thomas More o anche come Alcide De Gasperi: ma non mi sembrano essere più i tempi…", conclude il presidente emerito della Repubblica.