Covid-19, morti in Cina: come mai i conti non tornano?

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Covid-19, morti in Cina: come mai i conti non tornano?

Covid-19, morti in Cina: come mai i conti non tornano?

01 Aprile 2020

Secondo i dati diffusi dal governo cinese, nella città di Wuhan sono state registrate 2.535 vittime a causa del covid-19, tuttavia nella stessa Cina così come all’estero iniziano a sorgere dubbi sull’accuratezza del conteggio ufficiale.
Come ha riportato la testata americana Bloomberg, le lunghissime file di persone in attesa di raccogliere le ceneri dei propri cari e le pile di urne cinerarie fotografate da testate locali sollevano ulteriori domande sul reale numero dei morti causati dal coronavirus in Cina.
L’organo di stampa cinese Caixin riferisce che nelle sole giornate di mercoledì e giovedì scorso, diversi camion hanno trasportato circa 2.500 urne cinerarie da un solo obitorio di Wuhan, mentre altre 3.500 urne sono state fotografate all’interno di questo, accatastate a terra.
Le cifre riportate dunque sembrerebbero rendere incongruenti quelle dichiarate dalle voci ufficiali. Alle domande che i giornalisti di Caixin hanno posto al telefono a sei degli otto obitori di Wuhan è stato risposto dagli addetti che non avevano dati sul numero delle urne o che non erano autorizzati a rivelarli, mentre i restanti due obitori non hanno risposto alle telefonate.
Inoltre secondo il sito dell’agenzia per gli affari civili di Wuhan ci sono state 56.007 cremazioni nella città nel quarto trimestre del 2019: 1.583 in più rispetto a quelle del quarto trimestre del 2018. C’è infine da notare che molti deceduti avevano sintomi da Covid-19 ma su di loro non erano stati effettuati i test, per cui non sono rientrati nei calcoli ufficiali delle vittime del coronavirus.
Poiché le autorità cinesi hanno tentato, come riportato da più parti, di intervenire nelle fasi iniziali dell’espansione del contagio col coprire negligenze e responsabilità al fine di preservare l’immagine del Paese, alla luce della discrepanza dei numeri e delle informazioni ora emerse non si può dunque affatto escludere che anche nelle fasi finali di gestione dell’epidemia siano state poste in essere operazioni da parte del governo cinese che non hanno reso limpido e trasparente il computo effettivo delle vittime da covid-19 nel Paese.