Crimea, Putin e Obama 90 minuti a telefono. Per Repubblicani è “anschluss”

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Crimea, Putin e Obama 90 minuti a telefono. Per Repubblicani è “anschluss”

01 Marzo 2014

I presidenti Putin e Obama hanno parlato 90 minuti a telefono dopo la decisione del parlamento russo di inviare truppe militari nella Crimea, la provincia Ucraina sul Mar Nero. Mentre il nuovo Governo ucraino fa sapere che l’intervento russo verrà considerato un atto di guerra e i sottomarini di Mosca pattugliano il mare al largo della base di Sebastopoli, Putin informa Obama che il Cremlino difenderà i suoi interessi in Ucraina dalle azioni "provocatorie e criminali" dei nazionalisti. Obama dal canto suo avrebbe espresso preoccupazione per l’escalation chiedendo a Putin di ritirare le truppe nelle basi in Crimea. Secondo Obama, "le continue violazioni del diritto internazionale causeranno un grande isolamento politico ed economico" della Russia. Il presidente americano ha anche annunciato che gli Usa non saranno al prossimo G8 di Sochi. Ma per l’opposizione repubblicana al Congresso è troppo poco. Secondo il senatore McCain, la minaccia di non partecipare al G8 è "risibile". Il senatore repubblicano della Florida, Marco Rubio, chiede di interrompere tutti i negoziati con Mosca. Secondo il candidato al Senato Tom Cotton, l’invio delle truppe russe in Crimea è paragonabile alla annessione dell’Austria da parte dei nazisti nel ’38.