Crimi: “Non esiste una black list di giornalisti scomodi”
22 Maggio 2013
di redazione
Vito Crimi e la stampa. Il capogruppo pentastellato al Senato spiega che i grillini da quando sono entrati in Parlamento stanno andando al traino della stampa ed è arrivato il momento di rovesciare le cose imponendo i propri temi ai giornalisti. Smentisce che ci siano "liste di proscrizione" contro i giornalisti ‘in malafede’. Insomma, non ci sono "black list", giornalisti con cui parlare e altri con cui tacere. Crimi tranquillizza e spiega: "Chiamiamola fase di maturazione. Negli ultimi mesi abbiamo subito una comunicazione passiva, abbiamo dovuto rincorrere – anche per colpe nostre, lo ammettiamo – i vostri temi. Ora è il momento in cui noi vogliamo fare comunicazione attivamente, portando i nostri temi". Li aspettiamo tutti, ormai da un bel po’. Ma l’idea del capogruppo M5S al Senato sulla stampa resta comunque quella di un mondo in preda al "gossip". E quella immagine degli agenti grillini dell’Ufficio Comunicazione che si aggirano per il Palazzo ("intensificheremo la presenza dei componenti del gruppo comunicazione in Transatlantico") controllando i giornalisti ("Non un’esigenza di controllo ma a garanzia dei deputati") è un altro segnale della natura un po’ orwelliana dei pentastellati. Come quando i grilli sul blog se la sono presa con Milena Gabanelli perché non si è adeguata al Grillo-Pensiero.