Crisi della Grecia. Intesa accelera ma da Berlino e Parigi arriva lo stop

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Crisi della Grecia. Intesa accelera ma da Berlino e Parigi arriva lo stop

25 Aprile 2010

Monta la pressione franco-tedesca sulla Grecia. Ma Atene si mostra fiduciosa sull’esisto dei negoziati, con il ministro delle Finanze greco George Papaconstatinou che reputa "irreale" l’ipotesi di un’uscita dall’euro e afferma: gli investitori che scommettono contro la Grecia "perderanno anche la camicia".

"L’accordo sta accelerando e questo è positivo, naturalmente", osserva il governatore della Banca d’Italia e presidente del Financial Stability Board, Mario Draghi. La Grecia si attende infatti il via libera del Fondo al pacchetto di aiuti entro i primi 10 giorni di maggio: le risorse europee e del Fmi – precisa Papaconstantinou – saranno versate simultaneamente.

Francia e Germania vogliono condizionare gli aiuti ad Atene all’attuazione di politiche rigorose, senza le quali Parigi e Berlino minacciano di dire no. Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schauble spiega che la Germania potrebbe opporsi alla richiesta di aiuti se Atene non metterà in atto, nei prossimi anni, una "decisa politica di rigore": "Il fatto che – avverte – né la Ue né il governo tedesco abbiano già preso una decisione in proposito, significa che questa potrà essere positiva o negativa". "Abbiamo bisogno di tempo per esaminare la richiesta, il governo – aggiunge – non prenderà una decisione se non dopo l’approvazione del Consiglio della Ue".

Il ministro tedesco degli Esteri, Guido Westerwelle, poi ha detto oggi alla televisione pubblica tedesca che la Germania non si appresta "a fare alcun assegno in bianco alla Grecia". "Noi non siamo affatto pronti a fare un assegno in bianco", ha ripetuto Westerwelle alla ZDF, aggiungendo che "non è per nulla deciso che la Grecia riceva effettivamente l’aiuto dall’Europa". La Grecia "non potrà avere l’aiuto a meno che questo non sia l’unico modo per stabilizzare l’euro", ha sottolineato il ministro.

Parole severe anche dal ministro francese Christine Lagarde, secondo la quale i Paesi della zona euro devono essere solidali ma non compiacenti con la Grecia. Secondo la Commissione Europea, la Germania ha il diritto di bloccare la messa in atto del piano di aiuti alla Grecia nel caso in cui lo ritenesse necessario.

Papaconstantinou, però, si mostra a Washington sicuro di sé e fiducioso: alcuni Paesi si stanno già muovendo per concedere aiuti ad Atene. La Germania – spiega durante una conferenza stampa convocata al termine di una tre giorni di incontri, fra i quali con il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale Dominique Strauss-Kahn e il segretario al Tesoro americano Timothy Geithner – appoggia pienamente il piano greco, e il Fmi dovrebbe approvarlo entro i primi dieci giorni di maggio. Insomma, "non c’è incertezza sull’accordo". Escludendo una ristrutturazione del debito, Papaconstantinou spiega: "Il negoziato sta andando molto bene e siamo molto fiduciosi che si concluda presto".

La Grecia "continuerà ad essere in grado di finanziare il proprio debito pubblico senza problemi", aggiunge il ministro delle Finanze greco, senza voler parlare comunque di tempi precisi per gli aiuti: "Stiamo lavorando molto velocemente". Strauss-Kahn si dichiara "fiducioso" sul fatto che le discussioni sugli aiuti ad Atene "saranno portate a termine in tempo per venire incontro alle necessità della Grecia". "Il Fmi, i partner europei e tutti quelli coinvolti negli sforzi di finanziamento riconoscono la necessità di agire velocemente". "Io e il ministro greco – osserva Strauss-Kahn – abbiamo avuto un incontro molto costruttivo e sono impressionato dalla determinazione delle autorità greche nell’adottare le misure necessarie per riportare l’economia sulla giusta strada". "Siamo tutti coscienti della serietà della situazione – ha concluso – e dei coraggiosi sforzi fatti dalla popolazione greca".