Crisi dell’auto, la Dr Motor Company spera in Termini Imerese
24 Febbraio 2012
La crisi e il calo delle vendite nel settore auto pesano anche sulla Dr Motor Company. La casa automobilistica molisana ha fatto richiesta di cassa integrazione per 60 dipendenti su un totale di 106 addetti. Si tratta di operai e impiegati che lavorano nella fabbrica di Macchia d’Isernia, in Molise. L’azienda è in debito col personale di alcuni stipendi arretrati e gli ammortizzatori sociali copriranno un periodo di circa tre mesi, a partire dal 27 febbraio. L’accordo sulla cassa integrazione è stato siglato ieri nella sede di Assindustria a Isernia.
Non sono passate che poche settimane da quando la Dr ha rilevato la fabbrica di Termini Imerese, dopo aver stretto un’intesa col Governo nazionale ed essere subentrata alla Fiat. Sono stati proprio i ritardi per l’acquisizione dello stabilimento siciliano ad aver condizionato l’attività produttiva in Molise. Per le federazioni metalmeccaniche di Cisl e Uil, la firma dell’accordo consente di tirare il fiato in attesa dell’avvio della produzione a Termini Imerese. Un passo che, secondo i sindacati, “dovrebbe portare benefici anche a Macchia d’Isernia, mentre l’arrivo di nuove commesse garantirebbe il pagamento dei debiti”. Ma nonostante le difficoltà del momento, i vertici della Dr sembrano ottimisti sul futuro e annunciano che entro tre mesi la situazione dovrebbe tornare alla normalità. Sono arrivate anche rassicurazioni sul pagamento degli stipendi arretrati da Massimo Di Tore, responsabile della comunicazione e del marketing della casa automobilistica molisana. “A giorni saranno pagati – ha detto – anche grazie a chi è restato in fabbrica a lavorare”.
L’intesa sugli ammortizzatori sociali porta anche la firma della Fiom, ma in attesa di chiarimenti con l’azienda lo sciopero e il presidio davanti ai cancelli della fabbrica continuano, come hanno ribadito i vertici regionali del sindacato. Una protesta che proseguirà fino a quando la proprietà non parteciperà a un tavolo di confronto per discutere delle prospettive future dello stabilimento automobilistico.
Mentre i 60 dipendenti di Macchia d’Isernia si avviano verso la cig ce ne sono altri 1.566 in Sicilia già in cassa integrazione straordinaria fino a due anni. Sono i lavoratori di Termini Imerese, molti dei quali sperano di tornare in fabbrica con la Dr Motor Company, dopo che la Fiat ha gettato la spugna. Gli accordi per Termini Imerese prevedono la riassunzione sotto il marchio Dr per 926 addetti con un investimento, da parte dell’industria molisana, di 110 milioni di euro. Intanto, sui forum delle riviste di settore si continua a parlare di una “manovra cinese” dietro l’operazione Dr -Termini Imerese con una casa automobilistica orientale pronta ad entrare nella gestione diretta dello stabilimento siciliano. Sarà il tempo a dire se queste voci siano vere oppure false. Sulla carta c’è scritto che in Sicilia dovrebbero nascere quattro modelli di auto Dr per arrivare a produrre nel 2017 circa 60 mila vetture l’anno. Viste le difficoltà del momento, l’obiettivo sembra davvero impegnativo da raggiungere.