Crisi desertifica città, per i negozi 2013 da incubo
16 Giugno 2013
di redazione
Sembrano dati pazzeschi ma secondo Confesercenti se i dati registrati nel commercio da inizio anno dovessero restare gli stessi, nel 2014 avremo 11.300 negozi chiusi in più (abbigliamento, calzature, accessori, bar e ristoranti, eccetera) in quello che l’associazione definisce una desertificazione delle città italiane, soprattutto quelle del Mezzogiorno. L’Italia perderebbe, in percentuale, il 5% delle aziende registrate nel 2012, con un picco proprio in uno dei settori di punta della nostra economia, moda e abbigliamento, con un rapporto tra aperture e chiusure di 2 a 7. Risultato peggiore per il settore abbigliamento in Basilicata, 240 chiusure e solo 84 nuove aperture, il 10% del totale dei negozi del settore in meno. La crisi brucia la ricchezza, impedisce nuovi investimenti, in un ciclo dove i capitali sembrano perdere valore e il tessuto urbano è destinato a pagarne la peggiore conseguenza.