Crisi. Via a scioperi in Grecia, oggi colloqui con Ue e Fmi

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Crisi. Via a scioperi in Grecia, oggi colloqui con Ue e Fmi

21 Aprile 2010

Scatta oggi lo sciopero di 48 ore contro il piano di austerità del Governo, indetto dal sindacato comunista Pame e a cui si sono aggiunti i medici che si asterranno dal lavoro anche domani contestando una riduzione dei fondi agli ospedali pubblici. Aderendo allo sciopero convocato dal Pame, operatori portuali e tecnici bloccano stamani gli accessi al porto del Pireo impedendo l’attività commerciale. I lavoratori sfidano così la decisione di un tribunale che ha dichiarato illegale la protesta.

Hanno invece sospeso la loro astensione di 48 ore gli assistenti di volo per non creare ulteriori disagi nei trasporti già compromessi dalle ceneri vulcaniche.

Alle proteste di oggi si aggiungerà domani quella di 24 ore dei dipendenti pubblici affiliati al sindacato Adedy, che non si trasformerà però in sciopero generale in quanto l’altra grande confederazione del settore privato, Gsee, non vi ha aderito malgrado gli inviti. Gsee, che pure critica le misure di austerità, ha chiesto una riunione al governo, tra il 23 e il 26 aprile, facendo dipendere da questa un eventuale sciopero.

Le proteste coincidono con i colloqui, rinviati a causa dell’emergenza islandese e che dovrebbero partire oggi, della missione Ue-Fmi con cui Atene vuol definire le condizioni finanziarie ed economiche per un eventuale aiuto. Ieri il ministro delle Finanze, Giorgio Papaconstantinou, ha avvertito che «non necessariamente le trattative culmineranno con un accordo», e ha detto che il governo non introdurrà nuove misure di austerity nel 2010.