Cristiani perseguitati: in Canada c’è un ebreo che salva vite grazie al CYCI
23 Febbraio 2016
Un uomo d’affari ebreo canadese ha fondato una associazione “Liberation of Christian and Yazidi Children of Iraq” (CYCI) al fine di aiutare quanti oggi sono in fuga dalle persecuzioni musulmane in Iraq.
Steve Maman è da oltre un anno che, con la sua associazione, si è schierato dalla parte dei cristiani perseguitati, rapiti da terroristi dell’ISIS e venduti come schiavi del sesso al nord dell’Iraq. L’opera di carità lavora a stretto contatto con team che si occupa di mediare le negoziazioni per salvare soprattutto i bambini e le ragazze rapite e consentire loro di riunirsi alle famiglie.
In una intervista concessa ad un quotidiano di New York ha riferito che, nonostante i pochi fondi, ad oggi hanno assistito circa 1055 persone. Maman ha paragonato la situazione che quotidianamente è sotto gli occhi di tutti, ma nel silenzio generale, a quella degli ebrei in fuga da campi di concentramento nazisti. Ha detto: “E’ tutto molto simile a quando c’era chi doveva fuggire dai campi di concentramento e lo faceva lo stesso, nonostante il rischio di morire di fame e di freddo nei boschi … Se vi dicessi il numero di telefonate e messaggi che riceviamo ogni giorno di persone bloccate in fuga e bloccate per strada … E’ surreale!”
Il CYCI ha contribuito, proprio nelle scorse ore, a salvare una quattordicenne fatta prigioniera a Lesbo. Molto spesso questi profughi finiscono proprio per nascondersi in Grecia ed essere arrestati. Dopo un’operazione durata sette ore e grazie al CYC, che è riuscito a intercettare il fratello della ragazzina, un’altra vita è stata salvata.
“Non c’è limite a dove dobbiamo andare o a cosa dovremo fare per aiutare persone bloccate o in difficoltà lungo la strada", ha detto Maman . "Ma lo stiamo dimostrando!”