Csm. Urne chiuse per il rinnovo delle toghe: i risultati entro la settimana
05 Luglio 2010
di redazione
I giochi per il rinnovo dei 16 membri togati del Csm sono praticamente fatti: le urne si sono chiuse alle 14 di oggi in tutti i Tribunali italiani, dove hanno votato in 9 mila. Ma i risultati non si sapranno prima di giovedì in tarda serata o addirittura venerdì.
Si inizierà con lo scrutinio per eleggere i due magistrati della Suprema Corte che approderanno a Palazzo dei Marescialli, poi si passerà a quello per i quattro pm e infine per i dieci giudici di merito. I risultati dovrebbero incidere anche sulla scelta dei laici e del successore di Nicola Mancino alla vicepresidenza. Per ora, alla successione di Mancino, il favorito sembra essere l’Udc Michele Vietti, un nome su cui dovrebbe convergere un ampio consenso politico, oltre che il placet della magistratura.
I risultati sulle toghe che siederanno a Palazzo dei Marescialli non sembrano essere scontati: a rompere gli equilibri, quest’anno, sono stati gli ‘indipendenti’, magistrati che hanno deciso di correre da soli, al di fuori delle correnti. E qualcuno giura che si tratta di un’autentica rivoluzione: tra loro due donne, il giudice di Pisa Milena Balsamo e Fernanda Cervetti, consigliere in Corte d’appello a Torino. Tra i candidati scesi in campo nelle liste delle correnti, nomi noti come il procuratore di Venezia Vittorio Borraccetti (Magistratura democratica), l’ex gip di Mani Pulite Paolo Carfì, consigliere in Corte d’appello a Milano, e il pm Roberto Rossi, che a Bari ha indagato sul ministro Raffaele Fitto (entrambi del Movimento per la Giustizia), e il magistrato romano Antonio Racanelli (Magistratura Indipendente), noto per l’inchiesta su Agostino Saccà. Poche le quote rosa: a correre infatti sono solo quattro donne.