Cuba. Governo conferma: “Non rientreremo nell’Osa”

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Cuba. Governo conferma: “Non rientreremo nell’Osa”

08 Giugno 2009

La revoca dell’espulsione di Cuba dall’Organizzazione degli Stati Americani (Osa) costituisce una "indisciplina" contro la politica attuata dagli Stati Uniti nei confronti dell’isola dal 1959. Lo ha detto oggi L’Avana in un comunicato pubblicato sul quotidiano Granma.

Il governo di Raul Castro parla di "sconfitta dell’imperialismo" imposta "utilizzando il suo strumento", e "ribadisce ancora una volta che non rientrerà nell’Osa", istituzione dalla quale era stata espulsa nel 1962 dopo che l’isola si è dichiarata marxista-leninista. "Nonostante il consenso all’ultimo minuto – spiega -, la decisione è stata presa contro la volontà di Washington e di fronte alle intense trattative e pressioni che ci sono state sui governi della regione". Cuba ringrazia questi governi che "con spirito di solidarietà, indipendenza e giustizia hanno difeso il diritto di Cuba a rientrare nell’Osa" e afferma che "sapranno capire" la sua "posizione giusta" di non tornare all’istituzione.

L’Osa, sottolinea L’Avana, è "un’organizzazione con un ruolo e una traiettoria che Cuba rinnega". Dal 1959 "ha avuto un ruolo attivo a favore dell’ostilità di Washington contro Cuba". Cuba "condivide valori contrari a quelli del capitalismo neo liberale ed egoista promossi dall’Osa e si sente nel diritto e l’autorevolezza di dire no al rientro in una istituzione nella quale gli Stati Uniti ancora eseguono un controllo oppressivo".

Nella prima reazione ufficiale dell’Avana dopo la decisione della 39/a Assemblea generale dell’Osa, il presidente del parlamento Ricardo Alarcon ha ribadito la settimana scorsa che Cuba non tornerà nell’istituzione. Sia Fidel che Raul Castro hanno insistito più volte sul loro parere contrario al rientro nell’Organizzazione degli Stati Americani, che il Lider Maximo ha definito in recenti articoli "svergognata" e "marcia", "complice" dei crimini commessi contro Cuba.