Cuba. Nei prossimi 5 anni ridurrà servizi sociali e aumenterà imprese private
09 Novembre 2010
di redazione
Cuba ridurrà i servizi gratuiti di sanità e pubblica istruzione ed eliminerà nei prossimi cinque anni il libretto di razionamento e allo stesso tempo promuoverà l’aumento dell’iniziativa privata con la creazione di imprese "forti" ma senza arrivare ad un’economia di mercato. È quanto risulta in un documento, pubblicato oggi, con le linee fondamentali della politica economica e sociale per i prossimi cinque anni che saranno discusse in occasione della celebrazione del sesto congresso del Partito comunista cubano (Pcc) in aprile prossimo, la cui convocazione è stata annunciata ieri dal presidente Raul Castro.
"La politica economica del nuovo periodo si baserà sul principio che solo il socialismo può risolvere le difficoltà e che nell’aggiornamento del modello economico sarà prioritaria la pianificazione e non il mercato", si legge nel documento, che indica ben 291 linee di politica economica e sociale. I servizi di sanità e pubblica istruzione, i fiori all’occhiello della Rivoluzione, saranno "ridotti fino ad un minimo numero che garantisca le funzioni richieste» con risparmio di personale e di risorse materiali. Nei prossimi cinque anni avverrà l«eliminazione ordinata" del libretto di razionamento, in vigore dal 1962, il quale, riconosce il testo, favorisce un "mercato nero".
La società statale socialista resterà la "forma principale" dell’economia ma "il modello di gestione deve riconoscere e promuovere" un sistema imprenditoriale con "imprese forti e ben organizzate". Queste imprese avranno accesso a prestiti bancari, si legge.