Cucchi. A breve gli avvisi di garanzia, Alemanno: “Comune parte civile”

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Cucchi. A breve gli avvisi di garanzia, Alemanno: “Comune parte civile”

05 Novembre 2009

Arriveranno a breve i primi avvisi di garanzia nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi, il 31enne morto il 22 ottobre dopo essere stato arrestato la notte tra il 15 e il 16 ottobre scorsi per detenzione di droga. Proseguono infatti a passo spedito gli accertamenti del pm Vincenzo Barba, che sta procedendo a sentire tutte le persone che ebbero contatti in quei giorni con il 31enne.

Questa mattina i magistrati si sono incontrati con gli avvocati Fabio Anselmo e Mario Piccioni che rappresentano la famiglia di Cucchi. All’esito di tale colloquio i penalisti si sono detti "soddisfatti dell’incontro". Due i fronti su cui stanno lavorando i magistrati, quello volto a verificare se Cucchi sia stato picchiato (l’ipotesi di reato contro ignoti allo stato è quella di omicidio preterintenzionale) e quello relativo a presunte negligenze (che potrebbero far configurare l’omicidio colposo) da parte del personale medico del reparto penitenziario del Sandro Pertiniche ebbe in cura il giovane.

Per far luce sulla vicenda anche oggi sono proseguite le audizione dei pm, che hanno sentito alcuni detenuti. Un importante contributo arriverà dall’esito della consulenza medico legale disposta per stabilire le cause del decesso e se questo sia stato provocato da lesioni.

Alla luce delle versioni fornite dai detenuti che erano nella stessa cella di Cucchi a Regina Coeli, dei carabinieri che hanno avuto in custodia l’uomo dopo l’arresto e del personale della polizia penitenziaria, il magistrato avrebbbe raccolto elementi importanti per ricostruire i fatti. A questi si aggiungono quelli messi insieme dopo le audizioni dei responsabili e del personale del Sandro Pertini. Anche oggi il pm Barba ha proseguito le audizioni dei testimoni sentendo la versione di alcuni detenuti. In giornata il magistrato ha incontrato gli avvocati Fabio Anselmo e Dario Piccioni, legali della famiglia Cucchi, per fare un punto della situazione e per uno scambio di informazioni. "Sono molto soddisfatto – ha dichiarato Anselmo – del colloquio con il magistrato".

Sul caso, il primo cittadino di Roma Gianni Alemanno ha dichiarato che "se ci saranno i margini il Comune si costituirà parte civile. Non accusiamo nessuno. Ma vogliamo la verità per questa famiglia che ha vissuto una vicenda allucinante". "Non vogliamo mettere nessuno sul banco degli imputati -ha proseguito Alemanno- non si sa cosa sia accaduto esattamente ma la famiglia è stata trattata con una freddezza burocratica inaccettabile".