Cuperlo presidente, le sinistre del Pd si ricompattano
13 Dicembre 2013
di redazione
Gianni Cuperlo ha accettato di diventare il nuovo presidente del Partito Democratico. E’ l’ultima mossa del segretario Renzi che aveva già concesso l’onore delle armi all’altro sfidante delle Primarie, Civati, scegliendo l’economista Taddei come responsabile economico del partito. Ora tocca a Cuperlo, una mossa che da più osservatori viene letta come un modo per ricompattare le diverse anime del Pd. Cuperlo, che inizialmente aveva mostrato delle resistenze, alla fine si è convinto ad accettare l’incarico, pressato anche dalla sinistra del partito come i giovani turchi. La componente Pd che si era raccolta attorno all’ex leader della Fgci è dunque destinata a radicarsi. Secondo l’Unità, "Cuperlo alla fine ha sciolto la riserva: ha capito che se vuole tenere insieme le diverse microcomponenti che lo hanno sostenuto, la presidenza del Pd può aiutare. Anche perché quando ha provato a proporre al suo posto i nomi di altri esponenti del Pd, autorevoli ma non in linea con la richiesta di rinnovamento arrivata dalla primarie, sono stati proprio i suoi a dire no".