Dai benzinai del Veneto un dossier per l’antitrust
18 Maggio 2009
di redazione
Parte dal Veneto la "denuncia" all’Antitrust nei confronti delle Compagnie petrolifere sui vincoli imposti da queste ultime ai gestori di carburante per la definizione, tra l’altro, del prezzo finale alla pompa. In un recente incontro con i responsabili dell’Antitrust, il coordinatore Interprovinciale dei benzinai di Confcommercio Veneto Moreno Parin ha denunciato "la rigidità di tali vincoli e la conseguente perdita di competitività dei gestori, quelli legati in esclusiva alle grandi Compagnie, nei confronti delle cosiddette pompe bianche". E ha presentato un dossier nel quale, in sintesi, si sottolinea come "non sussistano più le condizioni per l’applicazione del vincolo di esclusiva al contratto di comodato tra gestori e Compagnie".
"Il nostro obiettivo – dichiara Parin – è quello di scardinare l’obbligo di esclusiva nelle forniture di carburanti. Non solo per la nostra sopravvivenza, ma anche,e sopratutto, nell’interesse dei consumatori. Come ha affermato lo stesso Antonio Catricalà, presidente dell’Antitrust, se il gestore non può scegliere il fornitore ed è costretto a fare riferimento al prezzo consigliato dalla Compagnia, è chiaro che è in difficoltà: il margine di guadagno è così esiguo (4 centesimi di euro per litro al massimo) da non consentire al benzinaio ‘in esclusiva’ di effettuare manovre al ribasso a favore del consumatore finale. Diverso – spiega Parin – è il livello di sconto che il fornitore-compagnia petrolifera pratica sul mercato cosiddetto ‘extra rete’, che poi non è altro che un riferimento di comodo a danno dei consumatori".
Parin sottolinea inoltre che "al tempo dell’introduzione della clausola del vincolo con le Compagnie vi erano tre presupposti ora venuti meno a causa dell’avvento delle pompe bianche e della Gdo: il consumatore finale doveva trarne beneficio, e il gestore rivenditore doveva trarre un congruo guadagno (come prevede tra l’altro l’articolo 81 paragrafo 3 del trattato CE)". Su questo punto, Parin ha chiesto "all’Antitrust di procedere alla verifica di quanto segnalato e, qualora si ravvisino violazioni, di imporre alle Compagnie di eliminare il vincolo dal contratto in comodato".
Dal canto suo, il presidente dell’Antitrust ha riconosciuto l’esistenza di una situazione di sofferenza dei gestori in esclusiva, "Sofferenza legata a modelli contrattuali che andrebbero rivisti in funzione del mutato contesto", spiega Parin.