Dai rifiuti alla sicurezza, il Berlusconi IV ha già mosso i primi passi

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Dai rifiuti alla sicurezza, il Berlusconi IV ha già mosso i primi passi

16 Maggio 2008

Chiusa con successo la doppia pratica fiducia, Silvio Berlusconi può adesso dedicarsi alle reali problematiche che affliggono il Paese e per le quali si era speso moltissimo durante la campagna elettorale.

 

Sul tavolo del governo i dossier sono tanti a cominciare dalla questione rifiuti. Mercoledì prossimo il consiglio dei ministri si terrà a Napoli proprio per sottolineare la vicinanza con la città ma soprattutto la volontà di trovare nel più breve tempo possibile una soluzione all’emergenza. Da giorni infatti sarebbero al lavoro gli uffici di palazzo Chigi insieme a quelli del ministero dell’Ambiente e della Regione Campania per risolvere tutte le questioni tecniche e normative connesse alla creazione di una struttura specifica che si occupi dell’emergenza, anche se al momento non ci sarebbe nulla di deciso.

 

Appunto ieri il Cavaliere con il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha incontrato a Palazzo Grazioli sia il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, che il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino. Un incontro istituzionale che era stato richiesto dai due amministratori per fare il punto della situazione ed iniziare ad individuare una via d’uscita, soprattutto in vista della prossima scadenza dell’incarico di commissario speciale a Gianni De Gennaro, il 26 maggio. L’incontro, raccontano fonti interne al governo, è andato bene considerando la volontà di tutti gli interlocutori di trovare una via d’uscita alla grave situazione di disagio presente nella città ma in particolare in provincia. Da Palazzo Chigi però trapela che il premier sarebbe “molto preoccupato” per come si sono messe le cose in Campania e per la difficoltà di trovare una soluzione in tempi stretti a questa gravissima crisi. In particolare a preoccupare il premier c’è la difficoltà di individuare discariche e siti adatti per la raccolta della spazzatura. Una questione centrale e sotto molti aspetti fondamentale per impedire che l’immondizia si accumuli nelle strade.

 

Per questo Berlusconi starebbe pensando anche all’istituzione di una struttura ad hoc, una sorta di sottosegretario, alle dirette dipendenze della presidenza del Consiglio, che si dedichi esclusivamente a questa emergenza. Infatti il Cavaliere non ha intenzione di ricorrere a mediazioni né tanto meno di concedere deleghe. Non a caso da giorni circola voce che lo stesso prefetto di Napoli Pansa avrebbe avuto l’ordine tassativo da Gianni Letta di riferire sulla vicenda rifiuti solo con la presidenza del Consiglio.

 

Comunque l’obiettivo del Cavaliere è quello di giungere al consiglio dei ministri di Napoli con qualche novità. Strategia confermata indirettamente anche dalle parole del ministro della Difesa Ignazio La Russa che precisa come “l’impegno non può esaurirsi in un giorno. C’è una situazione che nonostante gli sforzi del commissario De Gennaro ha difficoltà a risolversi e noi andando a Napoli dimostreremo non solo la volontà politica di affrontare il problema, ma anche quella di metterci la faccia”.

 

Nel frattempo però nella città i preparativi per l’arrivo del governo fervono. La sala che dovrebbe accogliere la riunione dei ministri è stata già allestita nel Palazzo della Prefettura, mentre a Palazzo reale nel salone d’Ercole si terrà la conferenza stampa per la presentazione e spiegazione dei provvedimenti che saranno presi in quella giornata.

 

Ma sul tavolo del governo c’è anche la questione sicurezza a cui soprattutto il ministro degli Interni, Roberto Maroni, sta lavorando. Ieri ha incontrato il presidente Napolitano, il quale avrebbe frenato sull’ipotesi di far confluire nel decreto legge anche le misure restrittive per i recidivi. In sostanza per il Quirinale il provvedimento dovrà occuparsi delle misure che prevedono l’inasprimento delle pene previste per una serie di delitti ritenuti di notevole gravità sociale ma non delle limitazione dei benefici di pena. In questo caso il Capo dello Stato avrebbe chiarito che si dovrà attendere il varo di una legge normale.

 

A parte questo, il vero problema rimane la questione dell’introduzione del reato di immigrazione clandestina, che sembra non dovrebbe entrare a far parte del primo pacchetto. Su questa misura anche il premier avrebbe sollevato delle perplessità soprattutto dopo i rilievi che sono giunti dall’opposizione durante il dibattito parlamentare sulla fiducia. Più possibile è invece che anche a Napoli venga estesa la figura del commissario per i Rom sulla falsariga di quello nominato a Milano.

 

Ma il vero piatto forte del consiglio dei ministri di mercoledì sarà soprattutto il decreto contenente le misure di sostegno alle famiglie, tra le quali l’abolizione dell’Ici sulla prima casa. Secondo le prime stime fatte dai sindacati il provvedimento consentirà un risparmio per ogni famiglia di circa 73 euro mentre i comuni saranno costretti a tirare la cinghia. Ad esempio a Roma la riduzione degli introiti sarà pari a 352 milioni di euro, la più alta in Italia.

 

Ultima questione: Alitalia. Anche su questo fronte Berlusconi vorrebbe a Napoli dare un segnale concreto varando un provvedimento specifico o quantomeno che indichi una soluzione. Per questo ieri ha tenuto una riunione tecnica con i ministri Tremonti (Economia) e Sacconi (Welfare) e con il suo consulente Bruno Ermolli, a cui è stato dato l’incarico di allestire la cordata per l’acquisizione di Alitalia.

 

All’ordine del giorno c’è la conversione del decreto legge sul prestito ponte di 300 milioni di euro deciso dallo scorso governo ed il tentativo di evitare l’intervento dell’Unione Europea che aveva ravvisato in questa misura un “aiuto di Stato”. Su questo aspetto si starebbe lavorando ad un dossier specifico da presentare alle autorità comunitarie.

 

In ultimo, ma non per questo meno importante, il capitolo opposizione. Anche ieri al Senato Berlusconi ha confermato la volontà di creare un confronto continuo e costante con l’opposizione. Ed infatti per oggi è previsto l’incontro tra il premier ed il leader del Pd Walter Veltroni. I due si vedranno verso l’ora di pranzo per discutere di riforme, regolamenti parlamentari e di Rai in vista della scadenza del CdA il prossimo 31 maggio.

 

L’obiettivo di entrambi gli interlocutori è di uscire da questo vertice con un risultato e sembra che sul piatto Berlusconi metterà il riconoscimento formale del ruolo dell’opposizione con la nascita di uno statuto ad hoc.

 

Da qui anche l’ipotesi di una modifica dei regolamenti parlamentari per dare un maggior ruolo all’opposizione ed una maggiore velocità all’azione di governo in tema di leggi. Un’ipotesi di accordo su cui concorda lo stesso Veltroni e che gli permetterebbe di uscire dall’assedio nel quale si trova ormai da settimane. Ma è evidente che questo sarà solo il primo contatto, come dire, per sondare il terreno, il tempo dirà davvero se questa sarà o meno una legislatura costituente.