Daily Mail, “i Fratelli Musulmani stano creando una società parallela in Svezia”
10 Marzo 2017
L’agenzia della Difesa svedese incaricata di gestire le crisi e la gestione delle emergenze ha commissionato uno studio per esaminare l’influenza de Fratelli Musulmani e la cosa ha scatenato un certo dibattito.
Il rapporto suggerisce, esplicitamente, che i Fratelli Musulmani stanno segretamente conducendo i musulmani nella costruzione di una società parallela in Svezia infiltrandosi in organizzazioni e partiti politici nel paese. E sostiene, inoltre, che vi è una “struttura consolidata di valori, tra l’elite politica del paese, che orienta i comportamenti dei cittadini nei confronti delle minoranze”.
La replica al rapporto è apparsa su un blog dove, 22 ricercatori svedesi specializzati in studi religiosi, hanno accusato il rapporto di proporre studi che incrementano le teorie cospirazioniste e di non avere prove.
Fondata nel 1826, quella dei Fratelli Musulmani, è un’organizzazione politica che si propone di organizzare i musulmani al fine di creare un globale, islamico-sunnita, Califfato. Il gruppo è senza dubbio la più grande organizzazione islamica del mondo e in passato è stata legata a istituzioni islamiche tradizionali, tra cui il Consiglio musulmano della Gran Bretagna. L’organizzazione è, poi, classificata come organizzazione terroristica da parte dei governi di Bahrein, Egitto, Russia, Arabia Saudita e gli Emirati Arabi.
Dalle pagine del Daily Mail si possono, però, leggere estratti del rapporto finito nell’occhio del ciclone. “Gli islamisti mirano a costruire una struttura sociale in parallelo in competizione con il resto della società svedese e i valori dei suoi cittadini. In questo senso, gli attivisti della Fratellanza Musulmana”, rappresentano una sfida a lungo termine in termini di coesione sociale del paese”.
Il documento, a cura di Magnus Norell, sostiene per giunta, quello che tutti pensano, ma che in troppi negano o hanno paura adi sostenere: si sta promuovendo una campagna che intensifichi l’arrivo di migranti, così da moltiplicare i problemi. E il rapporto sostiene esplicitamente, inoltre, che quanti criticano il gruppo musulmano corrono il rischio di essere tacciati islamofobia e razzismo.
Ad ogni modo quelli del Msb, Myndigheten för samhällsskydd och beredskap, – l’agenzia che ha commissionato lo studio – hanno voluto difendere il loro operato. “Si tratta di uno studio di fattibilità non di un rapporto di ricerca. Lo scopo di Msb è avere una buona capacità di identificare chi diffonde informazioni contro la Svezia e quindi abbiamo bisogno di lavorare con diversi tipi di conoscenza fuorviante. Gli autori stessi sono responsabili per i contenuti dello studio preliminare. Ovviamente facciamo una valutazione del risultato e in questo caso abbiamo bisogno di continuare studi e ricerche nel campo. Il dibattito in corso sullo studio ed i suoi risultati sono importanti pezzi di conoscenza e forniscono indicazioni per la via da seguire», vi si legge”, si legge in un comunicato stampa del Msb.
Resta da vederer le reali conseguenze che avrà il rapporto nella società svedese.