Dal contratto di governo al governo da contatto. Le sfide (e le opportunità) di una crisi senza precedenti

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Dal contratto di governo al governo da contatto. Le sfide (e le opportunità) di una crisi senza precedenti

Dal contratto di governo al governo da contatto. Le sfide (e le opportunità) di una crisi senza precedenti

05 Dicembre 2020

Una fotografia fedele e nitida della realtà attuale è contenuta nel libro Dal contratto di governo al governo da contatto scritto da Angelo Lucarella e pubblicato dalla casa editrice Aracne.
In molti, in questo periodo di incertezza pandemica, stanno tentando di leggere il caos in cui siamo immersi; tuttavia questi sforzi vengono vanificati dal fatto che chi tenta di farsi interprete del presente finisca poi col distruggere il quadro costituito, delineando un lungo elenco di colpevoli senza però prospettare soluzioni valide. Con il suo brillante lavoro, Lucarella ha cercato in controtendenza di raccontare il contesto attuale, mettendo in rilievo ciò che non è stato portato avanti in maniera compiuta in questi lunghissimi mesi di contingenza straordinaria. Si dirà: altri si sono cimentati nel fare ciò. E questo è in parte vero. Ma il libro del giovane avvocato pugliese conferisce al dibattito attuale validi spunti di riflessione e argomenti nuovi su cui poter interloquire. Andiamo con ordine.

Nella prefazione al testo, Davide Giacalone scrive che il Covid-19 verrà archiviato da cure e vaccini e la ricerca medica, quando tutto questo sarà finito, avrà fatto passi da gigante “ma non sarà cambiata nella sostanza”. “La libertà – aggiunge poi lo stesso Giacalone – è responsabilità”.
Ecco, non è un caso che nel testo in esame il termine responsabilità ricorra più di qualche volta. Spesso invocata, a volte respinta con forza al mittente, la responsabilità è un concetto che dovrebbe far proprio chi sceglie la via della politica, quella con la P maiuscola. Dove politica rimanda alla polis greca e al servizio del cittadino. Ma siamo sicuri che i governanti di oggi siano così del tutto responsabili? Lucarella nel suo libro ricorda come durante la pandemia sia stato massiccio il ricorso all’uso dei DPCM da parte del Presidente Conte; ad oggi, con il Natale alle porte, non siamo in grado ancora di comprendere (come cittadini) se le norme partorite siano alla portata di tutti quanto a comprensione immediata ed effettiva (al fine di rispettarle con immediatezza e senso di legalità).
Il caos e l’incertezza la fanno da padroni. Ed è in casi come questi che la responsabilità dovrebbe essere la guida di ogni esecutivo che si rispetti.

Ovviamente da sola la responsabilità non basta. Essa va coniugata con il buon senso e la concretezza nell’agire. C’è un unico filo conduttore che lega tutta la narrazione proposta da Lucarella e questo filo è dato dal rispetto della nostra Costituzione che ad oggi risulta essere “la più bella del mondo”. Una Costituzione troppe volte messa sotto scacco da chi crede che, nel deliberare qualsivoglia decisione, si possa fare a meno del confronto e del dibattito parlamentare. Non a caso l’avvocato pugliese nel testo riporta tutto al dettato costituzionale e ai principi che fondano la nostra Nazione. Un assunto questo che non va dato per scontato, soprattutto in un’epoca in cui spinte separatiste sono ancora in voga. Non va dimenticato infatti che “la nostra casa, pur diroccata e senza luce, è pur sempre accogliente ed invidiata da tutti!”.

Precisiamo una cosa. Se è vero che i DPCM sono riconducibili – almeno nella vulgata – a Giuseppe Conte, va ricordato – e Lucarella lo fa molto bene nel libro – che non tutte le colpe possono essere addossate all’attuale Presidente del Consiglio. Egli infatti è inserito all’interno di una maggioranza ben definita, al netto di qualche capriccio di qualche alleato un po’ ballerino. In altre parole, Conte non agisce da solo ma è comunque rappresentativo della compagine giallorossa. Piaccia o meno, è così e quasi nulla può essere imputato a chi (Conte) fino a poco tempo fa viveva al di fuori del contesto politico. Anche se procedere attraverso DPCM comporta delle carenze rilevanti dal punto di vista giuridico, al momento resta uno dei pochi canali percorribili data la straordinarietà dello scenario attuale.

Il richiamo alla politica di oggi e alla Costituzione è solo uno degli aspetti presenti nel libro di Lucarella. Il testo, che raccoglie numerosi scritti dell’autore, risulta essere un valido strumento cognitivo per chiunque desideri leggere l’attualità in chiave autentica e veritiera. Un lavoro brillante, denso di richiami al presente e alle sfide future; un lavoro che fa emergere con forza non solo le storture del nostro sistema-Paese ma anche i suoi punti di forza, le sue fortune e le sue peculiarità.