Dal Molise una campana per Giovanni Paolo II

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Dal Molise una campana per Giovanni Paolo II

26 Aprile 2011

di L. C.

Il Molise sarà presente con uno dei suoi “ambasciatori” più autorevoli alla beatificazione di Papa Giovanni Paolo II. Oltre ai tanti pellegrini – in partenza da ogni angolo della regione – all’evento del primo maggio in Piazza San Pietro ci sarà una campana realizzata dalla Pontificia fonderia Marinelli di Agnone. Emetterà i suoi primi rintocchi proprio durante la proclamazione ufficiale della beatificazione.

La famiglia Marinelli – titolare di un’azienda tra le più longeve al mondo – è molto legata alla figura di Karol Wojtyla. Finora è stato l’unico Papa a visitare la storica fonderia. Al Santo Padre è stato dedicato anche il museo storico della campana. La grande amicizia con Giovanni Paolo II risale al 19 marzo 1995.

Nel giorno in cui la Chiesa celebra San Giuseppe Artigiano, Karol Wojtyla visitò Agnone, città d’origine dell’allora prefetto del Papa, Errico Marinelli. I momenti più emozionanti furono quelli trascorsi in fonderia, dove per l’occasione fu fusa una campana. Giovanni Paolo II mise tutti a proprio agio. Fu lui a benedire la colata di bronzo. Al termine della visita il Santo Padre pronunciò una frase che è rimasta scolpita nei cuori della famiglia Marinelli: “Ciascuno di noi porta in sé una campana. Questa campana si chiama cuore e questo cuore suona. Spero suoni sempre delle belle melodie”.

Da allora i contatti tra i titolari della fonderia agnonese e papa Wojtyla sono diventati sempre più frequenti. Fu proprio il Santo Padre a suggerire ai fonditori altomolisani di realizzare la grande campana del Giubileo. Ora arriva una campana dedicata a quel grande uomo che la gente vuole “Santo subito”. La fonderia Marinelli l’ha fusa il 19 marzo scorso, proprio in occasione dell’anniversario della visita del Pontefice in Molise. Alla benedizione era presente il cardinale Sergio Sebastiani. Il sacro bronzo porterà in rilievo un’immagine del volto di Giovanni Paolo II e una di San Pietro, il primo Papa.

Gli artisti di casa Marinelli hanno rappresentato anche lo stemma del suo pontificato e la facciata della basilica vaticana. Un lavoro durato mesi. Frutto di un’arte, di una passione, che viene tramandata da circa mille anni. I metodi di lavorazione sono sempre gli stessi. “Se un giorno dovesse andare via la corrente, noi non avremmo alcun problema”, dicono spesso Armando e Pasquale Marinelli. Assistere alla realizzazione di una campana è semplicemente emozionante.

Anche grazie a questo spettacolo ogni anno la fonderia e l’annesso museo delle campane accolgono circa 30mila visitatori. Niente male per una regione che conta appena 300mila abitanti.