Dalla legge sui sottotetti un regalo alle famiglie e non ai costruttori
10 Marzo 2011
di F. C.
Non conta che si offra un’opportunità alle famiglie che hanno bisogno di un’abitazione in più. Probabilmente la circostanza che, in tempi di crisi e di emergenza abitativa, si possa dare ai genitori la possibilità di ottimizzare l’utilizzo di un appartamento che esiste già, destinandolo in parte ai propri figli, è cosa da poco. E ancora, non conta nulla il fatto che uno degli obiettivi principali è quello di razionalizzare e contenere il consumo del territorio. E lo stesso deve ritenersi per il tentativo di dare, in qualche modo, una decisa spallata all’abusivismo, per di più recuperando fondi che altrimenti sarebbero andati persi. E ancora più trascurabile è il fatto che tali fondi, in un momento in cui la regione si trova in grave difficoltà nel settore sociale, vengano destinati ai sussidi per i malati oncologici.
Non conta tutto questo, quando in gioco c’è lo scontro politico a tutti i costi. Non conta lavorare per il bene dei cittadini, quando la parola d’ordine è la demonizzazione dell’avversario, lo screditamento, che non si fa scrupoli a passare per la porta della mistificazione della realtà. E ciò che è accaduto all’indomani dell’approvazione, da parte del Consiglio regionale, della legge sui “sottotetti”. Una norma che inizialmente era ricompresa nella più vasto testo unico sull’edilizia, che però è stato appesantito oltremisura dall’opposizione, che l’ha sprofondato in una palude di emendamenti.
Un ostacolo superato, grazie allo stralcio delle norme relative ai sottotetti. Un’operazione effetuata nel pieno rispetto del regolamento. Perché si è ritenuto che su questo punto i cittadini meritassero una risposta più veloce, di quella affidata ai “normali” tempi dello scontro politico. Evidentemente, come è giusto che sia, l’interesse generale ha superato quello dei partiti. Altrettanto evidentemente, questo non è l’obiettivo della minoranza.
Altrimenti come si spiegherebbe la levata di scudi che si è scatenata in Consiglio regionale? Come si spiegherebbero le accuse, del tutto pretestuose, al limite dell’offesa personale e soprattutto costruite sul nulla? E, cosa ancor più grave, avallate da alcuni mezzi di informazione palesemente “imbeccati” che lungi dal presentare al cittadino una ricostruzione corretta e il più possibile obiettiva della realtà, hanno indossato la maschera della propaganda e della faziosità. Troppo facile gridare allo scandalo, all’interesse dei “palazzinari” e degli speculatori. Come se tutto ruotasse attorno alla deroga del 31 dicembre 2009, limite inizialmente previsto per la sanatoria e ora spostato in avanti, alla data di pubblicazione della legge.
Tutto questo livore da parte dell’opposizione è incomprensibile. Tanto più che la richiesta avanzata proprio dal centrosinistra, di prevedere come condizione per l’approvazione della legge, il vincolo delle risorse sul sociale, è stato pienamente atteso. E in più di una riunione si era convenuto circa l’opportunità di questo provvedimento, che esiste già in numerose altre Regioni e può contribuire, tra le altre cose, a rilanciare un settore in crisi come quello dell’edilizia. E a voler leggere con attenzione il testo approvato, si potrà verificare che i parametri per poter recuperare i sottotetti sono molto stringenti, sia sotto il profilo del rispetto delle norme antisismiche, igieniche e sanitarie, che sotto quello del contenimento del consumo energetico.
Dov’è, dunque, lo scandalo? Volevamo dare un segnale ai cittadini e lo abbiamo fatto. E abbiamo dimostrato che uniti possiamo vincere anche le battaglie più difficili. La nostra Regione ne ha bisogno. Ha bisogno di una classe dirigente compatta e responsabile, capace di fare fatti e non parole. Capace di smascherare le trappole di un’opposizione, che a corto di idee e di programmi, utilizza l’arma dell’ostruzionismo e della strumentalizzazione.
Ma non siamo caduti nella rete e abbiamo fatto ciò che i cittadini si aspettano da chi li governa. Ora dobbiamo procedere nel cammino delle riforme, di cui il nostro territorio ha urgente bisogno.