Dall’Abruzzo una vertenza simbolo per l’impresa che sfida la crisi
06 Giugno 2012
Vertenza simbolo. Rivincita dell’Abruzzo. Grande operazione industriale. La si chiami in qualunque modo, ma quello che è certo è che la storia a lieto fine dello stabilimento abruzzese della Golden Lady di Gissi, inaugura un “metodo” anticrisi. Anzi, forse il metodo: quello del gioco di squadra tra istituzioni, imprenditori, sindacati e lavoratori. Che dimostra che di fronte alla voglia di fare non c’è recessione che tenga.
Davvero un esempio, in tempi come questi, in cui gli indicatori economici sembrano destinati a rimanere fissi sul segno meno e la fiducia nel futuro comincia a traballare. Puntuale è arrivata la dimostrazione che un modo esiste, se si vuole, per superare le difficoltà. Lo hanno fatto due aziende – la Del Gatto e la New Trade – che hanno scommesso sul futuro, salvando 365 posti di lavoro e ponendo le basi per ridisegnare la storia di un territorio. “Vale la pena sottolinearlo – dice con giustificato orgoglio il presidente della Regione, Gianni Chiodi -. Non solo non si delocalizza ma imprenditori prestigiosi nel settore dell’alta gamma del made in Italy, hanno trovato concrete le nostre politiche regionali di sostegno alle imprese, e maturo il contesto sociale ed istituzionale nel quale andranno a breve ad operare”.
La Golden Lady non solo non chiude, dunque, ma subentrano due nuove proprietà: “Tutto ciò – continua Chiodi – ha i connotati di una vera e propria vertenza simbolo, rilevante sia sul piano della difesa del lavoro, sia sul piano della capacità dell’Abruzzo di attrarre nuovi investimenti”. Anche l’assessore regionale al Lavoro, Paolo Gatti, non esita a definire la vertenza “l’unica con uno sbocco positivo a livello di tavolo ministeriale”, e racconta così le ragioni di un risultato tanto importante: “da un lato gli imprenditori, che hanno declinato tutti una vera responsabilità d’impresa, a cominciare dalla Golden Lady, che si è spesa per trovare nuovi investitori. Dall’altra, le Istituzioni che hanno fatto la loro parte”. Come sottolineato in apertura, gioco di squadra. E’ciò che ha fatto la differenza in questa, non certo facile, vertenza. “Una buona soddisfazione per tutta la comunità abruzzese – sottolinea ancora l’assessore – ed anche un segnale di fiducia nella triste congiuntura del momento, dove si perdono tanti posti di lavoro in Italia”.
Comincia ora, però, il vero lavoro: monitorare le successive fasi di applicazione degli accordi sottoscritti a Roma che, a partire dal primo luglio, prevedono le prime assunzioni. “Da parte della Regione – conclude Gatti – abbiamo garantito la possibilità di accedere alle nostre politiche industriali, che vanno dagli sgravi fiscali, al credito d’imposta, alla formazione on the Job ad una velocizzazione delle autorizzazioni che dovranno essere rilasciate”.
Dalla riconversione, quindi, nasce una gran voglia di riscatto, che potrà andare ben al di là della rinascita del polo industriale. Già si parla, infatti, del potenziamento della catena di servizi, che potrebbe significare la realizzazione di un outlet. A smentire definitivamente la prassi che solo abbassando fino al limite i costi si può restare competitivi. Al contrario, nessuna fuga: la Del Gatto e la New Trade, hanno infatti ribadito la volontà di investire e di potenziare il territorio abruzzese, in un’ottica di rilancio del made in Italy che investe in queste ore tutto il sistema industriale ed imprenditoriale italiano. “Nessuno deve deludere chi ha creduto in questo progetto di rinascita del sito di Gissi – è l’impegno dell’assessore Gatti – e chi ha avuto fiducia nella capacità del tessuto sociale ed imprenditoriale abruzzese di rinascere dalle proprie qualità fatte di competenza e di tenacia”.
Come dire: la competitività a volte passa anche per altre strade. Quelle della responsabilità, della collaborazione e della valorizzazione della qualità. Ma per arrivare a destinazione, tutti devono crederci.