Dalle Banche Popolari un esempio virtuoso a sostegno della ripresa
21 Luglio 2011
Nei primi sei mesi del 2011, il nostro Paese ha mostrato lievi ma evidenti segnali di ripresa. Ciò è testimoniato dagli ultimi dati relativi alla nascita e alla mortalità delle aziende in Italia, che indicano un saldo positivo di circa 40 mila unità nel secondo trimestre dell’anno. In particolare, negli ultimi mesi il numero di nuove imprese è stato in linea con lo stesso periodo dell’anno precedente, mentre le cessazioni, dopo la forte diminuzione negli ultimi mesi del 2010, hanno fatto registrare un lieve rimbalzo negativo, un sintomo del clima di incertezza ancora prevalente.
In questo scenario si è inserita l’attività delle Banche Popolari verso i territori e le comunità, come si registra ancora una volta dai riscontri decisamente positivi sull’andamento della raccolta e degli impieghi riguardanti famiglie e PMI. Dai dati della Categoria relativi al primo semestre dell’anno, continuano a registrarsi tendenze positive e una notevole continuità, con gli impieghi che hanno evidenziato un incremento su base annua di quasi il 6%. L’analisi territoriale evidenzia riscontri confortanti in tutte le aree geografiche del nostro Paese, in particolare con un incremento del 5,4% nel Nord-Ovest, del 7,6% nelle regioni del Nord-Est, del 3,4% al Centro e del 4,5% nel Mezzogiorno. È una crescita continua a cui ha certamente contribuito una maggiore e più efficace conoscenza del tessuto imprenditoriale, che si traduce anche in una migliore efficienza allocativa delle Banche Popolari rispetto alla media.
Sono state ancora una volta le piccole e medie imprese le destinatarie principali dei finanziamenti, con 23 miliardi di euro di nuovi crediti nei primi 6 mesi dell’anno, quasi 3 miliardi di euro in più rispetto allo stesso periodo del 2010. Tale valore rappresenta un massimo storico se confrontato con gli anni passati, anche quelli precedenti alla crisi finanziaria, e garantisce alla piccola e media imprenditoria, soggetto imprescindibile del nostro tessuto economico, il supporto e la fiducia indispensabili in questa impegnativa fase della congiuntura. Questa dinamica di moderata ma costante crescita dei finanziamenti evidenzia, infatti, la volontà del Credito Popolare di costruire e mantenere rapporti di lunga durata con la propria clientela, supportando l’economia reale, che oggi ancor più che in passato costituisce il vero motore dello sviluppo. Anche l’analisi a livello territoriale mostra quanto il flusso di nuovi finanziamenti alle PMI risulti consistente in tutte le aree del Paese, con quasi 10 miliardi di euro al Nord-Ovest, 9 miliardi al Nord-Est, 1 miliardo al Centro e più di 3 miliardi nell’Italia Meridionale e Insulare.
Le Banche Popolari seguono con la stesa intensità l’attività delle famiglie, come testimonia il flusso dei nuovi crediti erogati per l’acquisto di abitazioni, che nel primo semestre dell’anno hanno raggiunto 8 miliardi di euro, il 15% in più rispetto allo stesso periodo del 2010.
Dati positivi provengono infine dalla raccolta patrimoniale che, sempre secondo i primi riscontri delle semestrali, registra un incremento pari al 7,0%, generato prevalentemente dalla crescita della componente obbligazionaria (+22,6%), sottolineando come le famiglie ripongano grande fiducia negli istituti del territorio. Infatti le Popolari, in virtù della propria vocazione di prossimità, hanno mantenuto nel corso del tempo un’attenzione costante nei loro confronti, considerandole, insieme alle imprese minori, elemento cardine dell’economia reale.
I fattori “comuni” tra le banche della Categoria ed i suoi principali interlocutori − famiglie e PMI − rimangono inequivocabili, e sono rappresentati dalla continua attenzione alla persona nell’ambito dello sviluppo dell’economia locale, combinata con la sostanziale distanza delle Popolari dalla cosiddetta “finanza” astratta.
Le Banche Popolari, quindi, rappresentano senza dubbio le banche delle famiglie e delle imprese minori, essendo a esse indissolubilmente legate, tanto che l’intermediazione del risparmio familiare e i prestiti a nuclei domestico-produttivi costituiscono uno dei cardini della loro attività. Una fiducia reciproca dimostrata dalle evidenze empiriche emerse in questi ultimi anni, nei quali si è avuta una crescita dei clienti presso gli istituti della Categoria, e che testimonia la validità del modello operativo di relationship banking, un sistema incentrato principalmente sul dialogo con la “persona” e su relazioni stabili e durature con tutti gli stakeholders.
* Segretario Generale Associazione Nazionale fra le Banche Popolari