Dall’emergenza alla prevenzione ecco la ricostruzione giusta

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Dall’emergenza alla prevenzione ecco la ricostruzione giusta

13 Giugno 2017

Prevenzione del rischio sismico, messa in sicurezza del patrimonio immobiliare, strumenti innovativi per il risarcimento del danno, ricostruzione. Insomma: il passaggio dalla gestione dell’emergenza a una politica di prevenzione ordinaria. Sono stati questi i temi oggetto di approfondimento nel primo seminario organizzato in Senato dal neonato gruppo “Federazione della Libertà“, il raggruppamento parlamentare costituitosi su iniziativa di “Idea” e intenzionato a distinguersi per densità e qualità della proposta politico-legislativa. 

Ed è proprio a partire dalle problematiche connesse al rischio sismico nel nostro Paese, tornate di drammatica attualità dopo le scosse che nell’ultimo anno hanno devastato il centro Italia, che il gruppo ha voluto inaugurare un metodo di lavoro. Un metodo che consiste nell’ascolto degli esperti, nell’elaborazione di proposte normative, nel confronto con le categorie interessate e con chi quotidianamente è chiamato a gestire determinati problemi. 

Oggetto di dibattito nel corso del seminario, che ha visto la partecipazione di diversi sindaci del cratere e rappresentanti delle professioni tecniche, è stato un disegno di legge in gestazione che si prefigge tra l’altro di revisionare il sistema di valutazione del rischio sismico, di passare appunto da una legislazione dell’emergenza a una strategia di prevenzione, di affrontare e possibilmente risolvere l’annosa e dibattuta questione delle assicurazioni contro le calamità naturali, di mettere a punto un piano antisismico nazionale. 

Gli interventi introduttivi e conclusivi sono stati svolti dalla senatrice Serenella Fucksia, marchigiana e dunque particolarmente sensibile per provenienza territoriale ai temi trattati, e dal capogruppo di ‘Federazione della Libertà’ Gaetano Quagliariello, che con la sua fondazione Magna Carta quest’anno aveva dedicato al medesimo argomento una giornata di riflessione ospitata ad Ascoli Piceno. A fare da filo rosso, da Ascoli a Roma, il contributo tecnico di Bernardino Chiaia, vice rettore del Politecnico di Torino, fra i massimi esperti di ingegneria sismica in Italia e nel mondo. 

Nella sua relazione, il professor Chiaia ha ipotizzato un piano di interventi ad ampio raggio su un quadruplice livello: dalla messa in sicurezza degli immobili attraverso agevolazioni economiche e tecnologie innovative alla massimizzazione della resilienza degli ambienti urbani intervenendo sulle reti infrastrutturali ed energetiche; dalla promozione dell’assicurazione privata contro le calamità naturali, anche approntando appositi strumenti finanziari, a un piano di educazione della popolazione verso il rischio e la sicurezza, che faccia tesoro anche dell’esperienza di altri Paesi ben più attrezzati a convivere con questo tipo di problematiche. 

Il frutto del lungo lavoro di approfondimento si tradurrà dunque in una proposta di legge, già in avanzato stadio di elaborazione, che – nelle intenzioni dei promotori – “faccia compiere un salto di qualità alle politiche in materia, facendo finalmente della messa in sicurezza del territorio una grande scommessa nazionale”.