Davigo, Renzi: “Rispetto magistrati”. M5S va all’attacco

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Davigo, Renzi: “Rispetto magistrati”. M5S va all’attacco

24 Aprile 2016

“Tutti i giorni leggo polemiche tra politici e magistrati”, dice Matteo Renzi nella sua enews di oggi. “Un film già visto per troppi anni. Personalmente ammiro i moltissimi magistrati che cercano di fare bene il loro dovere. E anche i moltissimi politici che provano a fare altrettanto. Il rapporto tra politici e magistrati deve essere molto semplice: il politico rispetta i magistrati e aspetta le sentenze. Il magistrato applica la legge e condanna i colpevoli. Io rispetto i magistrati e aspetto le sentenze”. 

Renzi ha commentato così le parole del presidente dell’Anm Piercamillo Davigo che, nei giorni scorsi, avevano agitato le acque della politica. “I politici non hanno smesso di rubare. Hanno smesso di vergognarsi”, aveva detto l’ex magistrato di Mani Pulite scatenando reazioni da vari fronti. A difenderlo scende in campo Beppe Grillo. “Il giudice Davigo non è contro il governo, è contro i corrotti. Se le cose coincidono la colpa non è di Davigo”, scrive in un tweet che non lascia spazio a molte interpretazioni. Il leader del Movimento 5 Stelle rincara poi la dose dicendo che il magistrato “faceva parte del pool di Mani Pulite quando lui (Renzi, ndr) era noto solo per essere un boyscout che le sparava grosse”.

Quelle del presidente dell’Anm Piercamillo Davigo sono state “parole sacrosante e condivisibili da tutti i cittadini onesti. E dalle sue parole è chiaro che il giudice non è contro il governo, è contro i corrotti. Ma se le due cose coincidono non è colpa di Davigo”. Lo ha affermato il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, esponente del direttorio M5s “Davigo, consigliere presso la Cassazione e nuovo presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati – ha sottolineato Di Maio- è stato duramente attaccato dal Governo per un’intervista in cui attacca i politici corrotti”.

“Renzi ha reagito con un originalissimo “Davigo chi?”, ignorando il fatto che Davigo facesse parte del pool di Mani Pulite quando lui era ancora un ragazzino. Ma volete sapere cosa ha detto Davigo per far saltare i nervi al Governo? Ha dichiarato che “prendere i corrotti è difficilissimo. Nessuno li denuncia, perché tutti hanno interesse al silenzio. Il punto non è aumentare le pene, è scoprire i reati. Anche con operazioni sotto copertura, come si fa con i trafficanti di droga o di materiale pedopornografico, mandando i poliziotti a offrire denaro ai politici e arrestando chi accetta.”

“Inoltre – ha aggiunto- ha spiegato come funziona il sistema corruttivo e detto che i partiti hanno ostacolato il lavoro della giustizia e della magistratura per fare i loro interessi: “La destra abolì il falso in bilancio, attirandosi la condanna della comunità internazionale. La sinistra introdusse la modica quantità di fondi neri per uso personale.”