Ddl anticorruzione slitta al 10 giugno, Governo duro con auto-riciclaggio
28 Maggio 2014
di redazione
Il ddl Anticorruzione verrà discusso in Senato il prossimo 10 giugno. Ieri sera il Governo ha presentato un emendamento al provvedimento che rivede i reati di auto-riciclaggio e riciclaggio presenti anche nel ddl Grasso-D’Ascola che è in esame presso la commissione Giustizia del Senato. In particolare, l’idea dell’esecutivo è l’inasprimento delle pene per l’autoriciclaggio, da 3 a 8 anni, mentre restano inalterate le pene per il riciclaggio. Secondo alcuni osservatori, all’emendamento potrebbe seguire nei prossimi giorni anche un disegno di legge del governo, come il testo su cui ha lavorato il ministro della Giustizia Andrea Orlando. Passato in Cdm, il provvedimento verrebbe discusso a Palazzo Madama. Nel disegno di legge dovrebbero trovare spazio anche le norme che rafforzeranno la Autorità Anticorruzione con a capo Raffaele Cantone. Cantone stesso ieri ha chiesto un rafforzamento degli "Organismi Indipendenti di Valutazione, perché "è necessario garantire una reale indipendenza degli organismi deputati ai controlli". Intanto, l’ufficio di presidenza della commissione Giustizia del Senato ha fissato la deadline per la presentazione dei subemendamenti. La discussione in aula avverrà in ogni caso in tempi più lunghi rispetto a ciò che sembrava emergere nei giorni prima del voto. Ricordiamo che lo stesso presidente del Senato Grasso aveva detto che a volte "il presto non coincide con il bene" e che "bisogna fare in modo di avere un testo che sia il più completo possibile".