De Girolamo. Quagliariello a Garante Privacy: c’è problema di civiltà

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De Girolamo. Quagliariello a Garante Privacy: c’è problema di civiltà

14 Gennaio 2014

“La vicenda che ha visto protagonista, evidentemente come vittima, la nostra collega Nunzia De Girolamo, può essere vivisezionata per separare meccanicamente e burocraticamente ogni profilo, oppure può essere colta nel suo insieme affinché non succeda che a furia di sottilizzare sfugga il nodo di fondo. E il nodo di fondo è che un privato cittadino ha registrato le conversazioni di un altro cittadino nella sua abitazione, le ha conservate e se ne è servito nel momento in cui ha pensato di poter massimizzare il danno provocato”. Lo dichiara il ministro Gaetano Quagliariello. “E’ dunque certamente utile – prosegue – il richiamo del Garante della Privacy sulla essenzialità dell’informazione e sulla possibilità che il legislatore intervenga per rafforzare il diritto a quella sfera minima di riservatezza che appartiene anche al più pubblico degli esseri umani. Ma credo che il caso De Girolamo ponga un tema di più ampia portata, che investe la civiltà stessa di un Paese e la possibilità per gli italiani di vivere in una società diversa da quella descritta nel film ‘Le vite degli altri’ dedicato alla Germania dell’Est. Se si mettesse per un momento da parte la polemica politica – conclude Quagliariello -, ci si renderebbe conto che questo è un problema grande come una casa (è proprio il caso di dirlo!) che, al di là dei codici e dei diversi profili, interpella le coscienze di tutti: cittadini, parlamentari e garanti”.