De Magistris. Chiusa istruttoria Csm, decisione entro gennaio

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

De Magistris. Chiusa istruttoria Csm, decisione entro gennaio

22 Dicembre 2008

È stata chiusa l’istruttoria del Csm sullo scontro tra le Procure di Salerno e Catanzaro. Il 7 gennaio la I Commissione di Palazzo dei Marescialli procederà al deposito degli atti. Scatteranno da allora dieci giorni di tempo entro i quali i sette magistrati nei cui confronti sono state aperte le procedure di trasferimento d’ufficio potranno presentare memorie difensive.

Un termine che potrà essere prorogato di altri dieci giorni su richiesta. Alla fine di questo periodo e dunque entro la fine di gennaio la Commissione deciderà se chiedere al plenum il trasferimento d’ufficio di questi magistrati o l’archiviazione delle loro posizioni. I magistrati sotto procedura sono per Catanzaro il pg Enzo Iannelli e i sostituti Alfredo Garbati, Domenico De Lorenzo e Salvatore Curcio; mentre per quanto riguarda Salerno si tratta del procuratore capo Luigi Apicella e dei sostituti Dionigio Verasani e Gabriella Nuzzi.

Intanto la Prima commissione invierà i verbali delle audizioni dei magistrati ascoltati al procuratore generale e al ministro della Giustizia, che sono i titolari dell’azione disciplinare, per eventuali iniziative di loro competenza. Il rischio di eventuali azioni disciplinari potrebbe riguardare anche magistrati diversi da quelli di cui si sta occupando il Csm.

E non è escluso che un pericolo del genere possa ricorrere anche per lo stesso De Magistris. Ad una domanda specifica sull’ex Pm di Catanzaro, il presidente della Prima commissione, Ugo Bergamo, ha risposto: "Nei verbali ci sono riferimenti a comportamenti anche di altri magistrati. Spetterà ai titolari dell’azione disciplinare valutare se ci sono iniziative da assumere per fatti che non sono all’attenzione della nostra procedura".