De Magistris incontrerà Berlusconi per cercare un’intesa sui rifiuti

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De Magistris incontrerà Berlusconi per cercare un’intesa sui rifiuti

13 Luglio 2011

C’è un detto secondo cui “in Italia nulla è definitivo come il provvisorio”. Se questa massima dovesse trovare conferma nella vicenda dei rifiuti di Napoli, allora la catastrofe ambientale potrebbe essere inevitabile. Ancora oggi, infatti, la complessa vicenda non sembra trovare soluzione e a terra ci sono 2.000 tonnellate di rifiuti. Come accade in questi casi e per vicende tanto complesse, non si riesce ad avere un quadro chiaro delle responsabilità, degli errori, delle omissioni che hanno portato ad uno stato di cose tanto paradossale quanto tragico. Ciò che è certo, comunque, è che chi ha amministrato Napoli in tutti questi anni non ha saputo trovare il bandolo della matassa per dare alla città il decoro e le condizioni di vita che merita.

Quella che abbiamo di fronte è una situazione indegna di un paese civile e che, oltre ad avere gravissime conseguenze sul piano dell’immagine e sulla sua economia (si pensi alle disdette dei turisti che non vogliono camminare in mezzo a cumuli di spazzatura), rischia, soprattutto, di comportare serissimi problemi per la salute delle persone. Giuseppe Galano, direttore della centrale operativa del 118 di Napoli, ha lanciato l’allarme: “I malori sono in aumento proprio nei quartieri assediati dai cumuli”. Non è affatto irrealistico ipotizzare che vi sia una connessione tra gli stati di malessere e la spazzatura che marcisce sotto il sole, vista anche la stagione estiva che, con le temperature elevate, non contribuisce di certo a creare un ambiente salubre per i cittadini.

In ogni modo, si sta facendo di tutto per mantenere la situazione sotto controllo. La politica, da parte sua, sta cercando disperatamente di venire a capo di questa intricatissima matassa, dato che ormai si stanno sfiorando livelli di insostenibilità davvero allarmanti. La Regione sta facendo tutti gli sforzi possibili per mandare i rifiuti fuori dalla Campania, per concludere accordi con alcune Regioni (Emilia Romagna e Toscana) e per portare in dirittura d’arrivo le trattative con la Liguria. Il Presidente Caldoro, però, ha ribadito che i sindaci e la Provincia devono fare la propria parte e aprire le discariche, perché senza il loro contributo non si va da nessuna parte. Tanti sforzi, dunque, ma la situazione è sempre grave. Il problema, secondo Caldoro, è che non ci sono nemmeno le condizioni per reiterare l’ordinanza che scadrà oggi e che ha permesso di portare nelle discariche di Avellino, Benevento e Caserta la frazione di umido prodotta dagli stir. Questo perché, paradossalmente, per poter intervenire d’urgenza la situazione deve aggravarsi ulteriormente.

Intanto, il sindaco de Magistris, che aveva ritenuto di poter risolvere la situazione in pochi giorni, ha chiesto aiuto al Governo e, in particolare, ha chiesto un incontro con Berlusconi, che dovrebbe svolgersi la prossima settimana nella giornata di giovedì. Lo scopo di tale incontro è quello di instaurare una sinergia con l’esecutivo al di là degli steccati politici, mentre è in esame alla Camera il decreto contenente misure urgenti per i rifiuti nella Regione Campania. Al centro della discussione tra de Magistris e Berlusconi ci sarà, come è ovvio, il problema rifiuti, ma non solo. Si dovrà parlare anche di alcuni grandi eventi che dovrebbero contribuire a rilanciare la città: in particolare l’America’s cup e il Forum delle culture del 2013.

Da tutta questa vicenda emerge con chiarezza che soltanto in un’ottica di leale collaborazione tra i diversi livelli istituzionali si potrà risolvere l’emergenza e riportare Napoli ad essere una città che non venga alla ribalta per la spazzatura, ma per la sua infinita bellezza e per la sua storia.