De Vivo batte la Iorio al ballottaggio, l”anatra zoppa’ approda a Isernia
22 Maggio 2012
Ugo De Vivo è il nuovo sindaco di Isernia. L’avvocato, candidato del centrosinistra alla carica di primo cittadino, ha ribaltato il risultato del primo turno e ha sconfitto Rosa Iorio, la sorella del presidente della Regione e assessore comunale uscente, sostenuta dal centrodestra. Le percentuali sono state schiaccianti e molto inattese: per De Vivo hanno votato il 57,37 per cento dei cittadini che si sono recati alle urne (il 63,46 per cento è il dato definitivo dell’affluenza), per la Iorio solo il 42,63. Quasi 1.800 sono i voti che hanno separato i due.
È senza dubbio una elezione a sorpresa quella dell’avvocato prestato alla politica, che al primo turno aveva ottenuto solo il 30 per cento di consensi, contro il 45 della sua sfidante. L’uomo del centrosinistra batte il centrodestra dove in realtà il Pdl e le liste satellite sembravano imbattibili: a Isernia, feudo elettorale della famiglia Iorio. Ed è proprio Rosa la principale sconfitta di questa partita.
In realtà, infatti, le liste che la sostenevano avevano toccato quasi il 60 per cento dei consensi al primo turno, lasciando la candidata sindaco indietro di circa 13 punti percentuale. Un dato che fa riflettere e che dimostra come l’elettorato non abbia gradito proprio il nome della sorella del governatore. Adesso bisogna prendere atto di una vera e propria svolta nell’amministrazione della città, che però si porta dietro una serie di interrogativi.
Il primo, fondamentale, è: come farà De Vivo a governare con un Consiglio comunale controllato dalle forze di centrodestra, che al primo turno hanno già conquistato il premio di maggioranza grazie a quasi il 60 per cento di voti ottenuti?
L’“anatra zoppa”, in questo caso un sindaco di centrosinistra e un Consiglio comunale di centrodestra, ha preso effettivamente corpo. Ora gli scenari che potrebbero concretizzarsi sono diversi. Il primo è che De Vivo trovi un accordo con i consiglieri comunali e cerchi di amministrare la città adottando provvedimenti che possano essere valutati positivamente anche dal centrodestra; il secondo è che, alla prima occasione utile, i consiglieri comunali di centrodestra faranno cadere il sindaco (ad esempio sul bilancio) e si tornerà dunque a votare; terza ipotesi, De Vivo prenderà atto dell’impossibilità di amministrare e si dimetterà presto, spedendo di nuovo la città alle urne. Sta di fatto che è una situazione piuttosto complicata e tutto sarà in mano alla responsabilità dei consiglieri, in un momento in cui meno tempo è perso e meglio è. Vedremo nei prossimi giorni quali saranno le scelte di De Vivo, nel frattempo è già il momento di bilanci nel centrodestra.
Come abbiamo già detto, chi esce principalmente sconfitto da questa tornata elettorale è Rosa Iorio. I cittadini non hanno apprezzato il suo nome, direttamente collegato a quello del fratello. La famiglia Iorio, da tempo al centro della scena politica molisana, sta effettivamente attraversando il momento più difficile della sua storia. Sul presidente della Regione, Michele, si è abbattuta appena 4 giorni fa la sentenza del Tar che annulla le elezioni Regionali dello scorso ottobre, vinte dal centrodestra. In attesa della sentenza del Consiglio di Stato c’è la sospensiva sulla decisione del tribunale amministrativo, ma se dovesse essere confermata la decisione la svolta politica del Molise sarebbe non trascurabile. Nessuna delle principali amministrazioni comunali (oltre che provinciali) era in mano al centrosinistra, che da tempo registra risultati molto al di sotto di quelle che sono le medie nazionali. Registra ancora oggi, perché anche nel caso di De Vivo le ragioni della vittoria sono da dividere equamente tra i voti che è riuscito ad attrarre lui personalmente e i consensi che ha perso per strada la Iorio. Le forze politiche come Pd o Sel non hanno brillato. La gioia, per loro, anche oggi è a metà.