Decreto Fare è stato vittoria per la Camera

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Decreto Fare è stato vittoria per la Camera

10 Agosto 2013

La Camera approva il decreto legge "Fare" con 319 sì, 110 no e 2 astenuti. Il voto arriva dopo l’approvazione del Senato di mercoledì scorso. Tra i provvedimenti principali, la semplificazione della giustizia civile (con i suoi ritardi) e della burocrazia, il piano infrastrutture, gli strumenti di sostegno alle piccole e medie imprese attraverso forme di credito agevolato. Il presidente della Camera, Boldrini, commenta dicendo che l’aula e le commissioni non andranno in ferie, "possono essere convocate in qualsiasi momento". E sul ruolo del parlamento, "Tutti hanno lavorato con grande impegno". L’approvazione del "Fare" arriva contemporaneamente alle ultime dichiarazioni del premier Letta. "Sapete che siamo abituati a navigare su una nave che naviga sempre tra tempeste, onde e marosi," dice il premier parlando della tenuta del Governo, "la nave si sta dimostrando più solida di quel che pensano i nostri detrattori". Il premier è convinto che ci sono "segnali di crescita e di ripresa" anche se sarà un autunno difficile. "Sappiamo benissimo che questa ripresa rischia di essere una ripresa di crescita senza lavoro. Questo è il grosso rischio che c’è, ma noi vogliamo lavorare perché non sia anemica". Secondo Letta, i mercati guardano con fiducia all’Italia come dimostra lo spread, tornato ai minimi.