Def, Bankitalia boccia i conti del governo: troppo ottimismo

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Def, Bankitalia boccia i conti del governo: troppo ottimismo

04 Ottobre 2016

Luigi Signorini, vicedirettore di Bankitalia, non usa giri di parole per definire, nella consueta audizione, il Def varato da palazzo Chigi e dal Tesoro. “Nello scenario programmatico per il 2017, la dinamica del prodotto è significativamente maggiore di quella del quadro tendenziale. L’obiettivo è ambizioso”. E ha aggiunto: “Per conseguire il risultato la prossima legge di bilancio dovrà essere definita con grande cura”. 
Le previsioni del governo fissano un Pil programmatico al +1% ne 2017 contro un +0,6% di Pil tendenziale.
“Un’appropriata strategia di privatizzazione non contribuisce solo a ridurre il debito: dovrebbe anche perseguire l’obiettivo di accrescere l’efficienza, in un quadro di adeguate regole e controlli. La riduzione del peso del debito sull’economia rimane un obiettivo strategico”, insiste il vicedirettore di via Nazionale. 

Ha detto la sua anche il presidente Giuseppe Pisauro sulle ultime stime del governo che, per lui, condurrebbero “a un esito non positivo del processo di validazione del quadro programmatico 2017 e, in particolare, delle stime di crescita del Pil per il prossimo anno, sia in termini reali che nominali. Stime, che appaiono contrassegnate da un eccesso di ottimismo“.

In sostanza, i conti messi nero su bianco da Pier Carlo Padoan e Matteo Renzi sono inventati. E il movente pare abbastanza semplice: potersi permettere una manovra d’autunno con cui supportare la campagna referendaria. Una bocciatura così netta dell’Upb è peraltro un’assoluta novità dacché esiste l’Ufficio (2012) e Pisauro l’ha appena comunicata al Parlamento nell’audizione sulla Nota di aggiornamento al Def in corso in commissione Bilancio alla Camera.