DEF: pensioni e prepensionamenti tra cifre ballerine e giallo coperture

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DEF: pensioni e prepensionamenti tra cifre ballerine e giallo coperture

17 Ottobre 2016

Dice Matteo Renzi che sulle pensioni si aspetta un ok dalle opposizioni, visto che in materia il governo avrebbe spalmato sette miliardi di euro in tre anni. Facile facendo manovre in deficit, destinate ad aumentare il debito pubblico. Dei sette miliardi, in ogni caso, secondo le stime il primo anno se ne dovrebbero vedere solo 1,5 massimo 2.

Tra le novita’ dell’ultima ora la soglia di reddito per accedere gratuitamente all’Ape social, che sale da 1350 a 1500 euro. Chi dovesse avere una pensione superiore a tale cifra (ad esempio un’Ape agevolata  da 2.000 euro lordi mensili), come ha spiegato il presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano, pagherà la penalizzazione solo sulla quota che supera la soglia, e quindi circa l’1% di penalizzazione per ogni anno di anticipo. Per l’Ape aziendale gli oneri saranno a carico delle imprese. L’anticipo volontario invece costerà tra il 4,6 e il 4,7%.

Potranno accedere all’anticipo volontario i lavoratori che hanno almeno 63 anni e sono a 3 anni e 7 mesi dalla pensione, e con un minimo di 20 anni di contributi (che salgono a 30 e 36 per l’Ape social, in caso di disoccupati o persone ancora attive). Nel pacchetto ci sono altre voci costose come l’ampliamento a 3,3 milioni di pensionati della quattordicesima, la no tax area e il cumulo gratuito dei contributi versati a enti diversi.

Si tratta in ogni caso di cifre ballerine, probabilmente gonfiate, con coperture per adesso non chiarite. La scelta è prepensionare invece che puntare sui giovani. Del resto quella dei prepensionamenti che farebbero da stimolo a una maggiore occupazione giovanile è una teoria che è stata smentita da non pochi economisti. 

In realtà la spesa a pioggia sulle pensioni, fatta dimenticando completamente le nuove generazioni, rientra esclusivamente nella logica propagandistica di Renzi, quella delle “mancette” fatte a questo o quel gruppo sociale per prendersi qualche Sì in più al referendum. Chissà che diranno Bruxelles o organismi come l’OCSE su una manovra come quella italiana per il 2017.