Deficit Eurozona. L’allarme della Bce: “Nessun miglioramento fino al 2013”
27 Aprile 2010
di redazione
Ai timori per la crisi greca, si aggiunge l’allarme della Bce sul deficit dell’Eurozona. "Fino al 2012-2013 non ci sarà nessun miglioramento negli squilibri notevoli dei bilanci dei Paesi della zona euro" ha detto Lucas Papademos, vicepresidente della Bce parlando al Parlamento europeo.
Il numero due della Banca centrale europea ha anche ricordato che su sedici Paesi di Eurolandia, tredici hanno già in corso procedure per deficit eccessivo, e "quest’anno tutti registreranno un deficit superiore al 3% di Pil". Per il vicepresidente Bce si tratta di "squilibri di bilancio notevoli che si estenderanno ancora per parecchio tempo". In questo quadro la crisi greca, ci ha tenuto a sottolineare Papademos, "è un campanello d’allarme per tutti i Paesi che hanno problemi simili: è ora che tutti prendano misure per stimolare la competitività» e tornare a bilanci sani. Il vicepresidente ha poi aggiunto che la missione ad Atene di Bce, Commissione Europea e Fmi «finirà all’inizio di maggio".
Quanto al prodotto interno lordo, nel 2010 quello di Eurolandia "continuerà ad espandersi moderatamente, con un rafforzamento nel 2011". La Bce prevede inoltre che l’inflazione resterà stabile. "L’obiettivo a medio-lungo termine è mantenerla vicino al 2%" ha concluso Papademos.