Deficit/Pil, per l’Istat l’Italia è maglia nera Ue. Ma per il governo è “tutto sotto controllo”

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Deficit/Pil, per l’Istat l’Italia è maglia nera Ue. Ma per il governo è “tutto sotto controllo”

14 Aprile 2017

L’Italia si conferma tra i Paesi dell’Ue con un elevato rapporto debito/Pil, salito nel 2016 al 132,6% (6 decimi di punto percentuale in più sull’anno precedente). A rivelarlo è il rapporto “Noi Italia” pubblicato dall’Istat, secondo cui nel 2016 in Italia l’indebitamento netto in rapporto al Pil è stato pari al -2,4%. In Europa, peggio di noi ha fatto solo la Grecia.

Non certo una buona notizia per il governo che proprio martedì scorso, presentando Def e manovrina, ha annunciato per bocca di Padoan che il rapporto deficit/Pil  è “sotto controllo”. Così come “stabile” è stato definito il debito pubblico. Tuttavia, i dati diffusi dal Centro Studi di Unimpresa, che ha effettuato un’operazione di fact checking sul Def, sembrano dipingere uno scenario diverso: il debito pubblico dovrebbe crescere di 24 miliardi di euro nel triennio 2017-2019, cifra che con ogni probabilità inciderà, dunque, anche sul Pil.

Ma ancor prima del ministro dell’Economia è stato Renzi che, ospite ad Otto e mezzo, parlando del rapporto deficit/Pil, ha inscenato una delle sue autocelebrazioni gratuite, dicendo di essere riuscito a riportarlo al di sotto della soglia del 3%. Dimenticando però non solo che il suo governo ha potuto beneficiare, grazie al Quantitative Easing della Bce, di un costo del debito molto più basso rispetto a quello del governo Monti, ma soprattutto le cifre, sempre del debito pubblico, che è passato da 2.070.013 milioni di euro del 2013 ai 2.217.695 del dicembre 2016.

Insomma, siamo alle solite: numeri alla mano, il debito pubblico aumenta ma pare che Padoan e Renzi abbiano altre tabelle in mano.